Spuntati nuovi messaggi: Palamara avrebbe fatto dei favori al pm coinvolto nel processo contro Ciro Grillo, il figlio di Beppe accusato di di violenza sessuale di gruppo. Incontri, processi e partite di calcio al centro della storia.
Data anche la situazione provocata dall’emergenza coronavirus, il procedimento contro Ciro Grillo, figlio del comico pentastellato e fondatore stesso del Movimento, sta andando per le lunghe. Il ragazzo, insieme ad atri tre suoi amici e coetanei, è accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane modella di origini scandinave, incontrata in una discoteca in Costa Smeralda.
Secondo quanto si apprende dagli ultimi sviluppi sulla faccenda, pare che in mezzo al panorama giudiziario che ha preso in carico il caso spunti fuori il nome di Luca Palamara, ex pm già al centro di polemiche e intercettazioni, e accusato di corruzione, divulgazione di informazioni riservate e scambio di favori.
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Secondo quanto viene riportato dal quotidiano La Verità, Luca Palamara avrebbe concesso dei favori al pm Gregorio Capasso, attualmente incaricato di portare avanti il processo contro Ciro Grillo, accusato di violenza sessuale. Attraverso l’inchiesta portata avanti dal giornale, sarebbero emersi alcuni messaggi che il procuratore sardo e l’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati si sarebbero scambiati al tempo.
I due si sarebbero più volte frequentati per via della grande passione comune, quella del calcio. Come viene riportato, pare che Capasso avrebbe iniziato a “corteggiare” Palamara in occasione di alcune partite di calcio (quelle legate alle loro squadre del cuore, ovvero Juventus e Roma) a cui avrebbero assistito insieme. “Chissà magari riuscirò a trascinarti nel mio stadio per vedere assieme la partita e andare a cenare in Tribuna Cento dove saremo ospitati“, avrebbe scritto Capasso all’ex pm, che dal canto suo avrebbe risposto: “Grazie Gregorio della proposta, un abbraccio e ci sentiamo inizio prossima settimana“. Un incontro, il loro, che in realtà pare non si sarebbe mai verificato.
Tuttavia, al di là di questi episodi, un messaggio risalente al 31 gennaio 2019 vede l’ex pm romano scrivere a Capasso: “Grazie per il sostegno. Quando vuoi ci vediamo. Per qualunque cosa, partite comprese“, lo stesso giorno in cui il Tar del Lazio ha annullato la nomina di Lasperanza come procuratore aggiunto di Latina. Un tema, quello delle nomine, che riappare anche qualche mese dopo, in un messaggio datato il 24 aprile 2019.
In questo caso, Palamara (mentre si riferiva all’incarico da procuratore a Tempio Pausania del collega) scrive: “Se riusciamo giovedì plenum“. E la risposta che gli arriva da parte di Capasso è: “Magari. Ma è stata finalmente approvata in commissione?“, a cui segue una replica affermativa dell’ex pm a sua volta ribattuta dai ringraziamenti da parte di Capasso.
Ecco poi arrivare settembre, con un altro favore fatto da Palamara per il pm incaricato del processo contro il figlio di Grillo. La data che viene riportata è il 6 del mese, con un messaggio che si riferisce all’incontro tra Capasso e Barbara Fabbrini, capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria al Ministero della Giustizia. Palamara, che non ha invece mai avuto modo di mettersi in contatto personalmente con la Fabbrini, spiega al suo collega: “Se tu la conosci e puoi in qualche modo mettermi in contatto con lei ti sarei grato. Se ritieni che sia meglio potrei anche chiamare Baldi ma dovresti comunque anticiparglielo tu“.
Il 6 settembre spunta poi un altro favore, con un messaggio che il pm sardo manda a Palamara chiedendogli di farlo incontrare con Barbara Fabbrini, capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria al Ministero della Giustizia: “Se tu la conosci e puoi in qualche modo mettermi in contatto con lei ti sarei grato. Se ritieni che sia meglio potrei anche chiamare Baldi ma dovresti comunque anticiparglielo tu“. Il romano gli conferma l’incontro alle ore 11:15 del giorno dopo, e ottiene i ringraziamenti del collega: “Vado e poi ti chiamo per vederci riservatamente che se mi beccano”.
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E ancora, stesso mese altro favore. Stavolta Capasso mette al corrente Palamara di essere rimasto con un solo sostituto procuratore in organico, e di essersi rivolto alle commissioni del Csm competenti; per questo, allora, chiama il collega per vedere cosa può fare concretamente sulla faccenda.
Secondo quanto viene riportato dal quotidiano, i favori scambiatisi tra i due pare si siano poi fermati qui. Se infatti tra ottobre e novembre i due provano a organizzare una cena con Cosimo Ferri (parlamentare renziano), il 23 novembre festeggiano per l’ammissione di Capasso a un corso “riservato ai dirigenti degli uffici giudiziari”. E proprio da quel momento in poi, i messaggi e i rapporti tra i due pm si raffreddano, tornando quindi a versare soltanto sul calcio.
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