Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha lanciato un nuovo allarme per quanto riguarda il lavoro e le prospettive future italiane. “Si è sempre pensato che il lavoro avvenisse per decreto ma purtroppo l’economia è qualcos’altro”, ha sottolineato nel suo intervento tenuto a Fiera Milano.
A rischio ci sarebbero quasi un milione di posti di lavoro, ha affermato Carlo Bonomi in risposta al decreto Rilancio emesso dal presidente Giuseppe Conte. L’obiettivo è convincere il governo a sedersi al tavolo delle trattative con gli industriali che nel decreto hanno ottenuto l’azzeramento del saldo e acconto Irap di giugno. Sul tema delle risorse e del lavoro Bonomi si interroga a lungo, lasciando ampio spazio a commenti sulla classe politica vigente:
“Tutti pensano che ci sarà sempre uno Stato che interviene con sussidi a pioggia, con il mantenimento dei posti di lavoro, però le risorse non sono più infinite, sono finite da un pezzo. la classe politica ha zero strategia su dove andare e ha bisogno di qualcuno che la instradi e questo qualcuno potrebbe essere proprio Confindustria”, sottolinea Bonomi alla fine del suo discorso. L’imprenditore si concentra inoltre sui problemi legati al fisco, al rispetto delle norme e alle risorse a disposizione delle imprese. Il Paese deve ripartire e le risorse vanno liberate se non vogliamo andare a fondo lentamente.
La soluzione per gli industriali potrebbe essere una contrattazione tra settore pubblico e privato che si fonda sulla rivisitazione di tre grandi temi: le grandi opere, la riforma fiscale e un dialogo più flessibile. La soluzione è mettere insieme le energie migliori del paese per portare una soluzione alternativa a quella del Governo che, come afferma Bonomi “cerca di accontentare tutti con interventi a pioggia che però non funzionano”. Si rimarca poi il problema dei 172 miliardi a disposizione.
« Il punto è come arriveremo ad avere quei soldi e come saremo in grado di spenderli», ha concluso ricordando che il percorso per ottenerli sarà lungo «soggetto a tantissime contrattazioni e condizionalità».
L’intervento di Bonomi mette in luce anche lo stato drammatico dei settori della ristorazione e dell’ospitalità. L’economia italiana è in crisi e dobbiamo muoverci un passo alla volta. Il discorso continua con un grido di allarme, sempre con una nota di amaro in bocca per il Governo Conte, secondo lui poi efficiente:” «Abbiamo perso 34 miliardi di euro a causa dell’emergenza covid-19, 50mila imprese rischiano di rimanere chiuse e 350mila persone di restare per strada. Anche il settore turistico è deluso e gli imprenditori si sentono abbandonati”. Così conclude il presidente di Confindustria dopo aver criticato l’operato del governo e aver proposto una nuova forma di dialogo che includa le grandi imprese italiane.
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