Arrestato mago nel lodigiano accusato di truffe ai danni degli anziani: “Toglieva il malocchio e comunicava con i defunti”. Sequestrati anche beni per un valore di 3,6 milioni di euro.
Arrestato per truffa il mago che “toglieva il malocchio e comunicava con i defunti” in cambio di soldi. Così il mago estorceva soldi agli anziani, millantando false doti, tra cui anche la possibilità di eseguire esorcismi. L’uomo è stato fermato: la Guardia di Finanza di Lodi l’ha arrestato. In arresto anche due suoi familiari. Tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al reimpiego di denaro di provenienza illecita. L’intera operazione non si è fermata agli arresti, anzi. A quanto pare le attività illecite del mago gli avevano consentito di raccogliere risparmi abbastanza consistenti: sotto sequestro beni per un importo complessivo di 3,6 milioni di euro.
L’uomo al centro della vicenda si chiama Renzo Martini, in arte Mago Candido. L’uomo era ormai conosciuto in tutto il circondario, il suo “lavoro” era di dominio pubblico grazie anche alla sua costante presenza su tv e social. Con il passare del tempo l’uomo si era costruito una certa notorietà a Castelgerundo (in provincia di Lodi), fino a diventare un vero e proprio personaggio pubblico. L’uomo aveva donato al comune ciò che veniva indicato come più utile per la comunità locale. Pochi mesi fa, infatti, aveva anche donato una monovolume Dacia Lodgy. Ora Martini è stato arrestato e messo ai domiciliari.
Ma accanto alle truffe vecchio stile, sembrano in aumento anche nuovi tipi di truffa, in grado di approfittarsi di bug informatici. Solo a Forlì si è assistito al quarto episodio (documentato) di truffa nel giro di un mese. La dinamica è più articolata: gli hacker clonano, o si impossessano, mediante sostituzione di persona, delle utenze telefoniche degli ignari truffati. Tramite queste utenze, poi, grazie alle app degli home banking, entrano nei conti correnti e prosciugano i risparmi. Ci sarebbe poi una via ancor più facile: fingersi il titolare del numero di telefono ad un call center dell’operatore telefonico e chiedere il blocco dell’utenza. L’ultimo attacco è avvenuto nei confronti di una donna, una psicologa di Forlì che si è ritrovata con 3.750 euro in meno nel conto corrente. Giovedì scorso, di mattina, la vittima si è ritrovata i messaggi dell’app della banca sul cellulare che avvisavano del cambio dei codici di sicurezza, tra cui pin e domanda per il recupero del pin. Poi la conferma dei sospetti tramite il registro dei movimenti bancari: nel conto corrente erano stati effettuati due bonifici per un totale di oltre tremila euro. “Non solo, sono state fatte delle ricariche telefoniche e due prelievi ‘cardless’, un servizio che non sapevo neanche di avere”. Immediato il pensiero ai familiari: “Mi è stato spiegato che i truffatori potevano agire anche su conti correnti di altre persone di cui ho la delega, come quello di mio nonno”.
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