Sul corpo di Jacopo Villa, il bimbo morto a soli 4 anni a seguito di una crisi respiratoria, viene oggi effettuata l’autopsia: sono due gli indagati per omicidio colposo.
Giungono nuovi sviluppi in merito alla scomparsa del piccolo Jacopo Villa, bambino di soli 4 anni morto poche ore dopo essere arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma, nonostante tutti i tentativi di rianimazione. A stroncarlo è stata una gravissima insufficienza respiratoria, preceduta però da sintomi che lo stavano accompagnando già da qualche tempo.
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Secondo quanto si apprende, infatti, il piccolo era stato trasportato in ambulanza presso la struttura ospedaliera a seguito di una tosse molto forte e persistente, che durava però da almeno una ventina di giorni. Sospettando che potesse trattarsi di coronavirus, i genitori lo avevano inizialmente fatto visitare dal pediatra che, notando delle condizioni di salute non preoccupanti, aveva rimandato a casa il piccolo prescrivendogli una cura di aerosol. Ma la salute di Jacopo è andata infine peggiorando: la crisi respiratoria l’ha prima portato d’urgenza al pronto soccorso, poi gli ha strappato la vita.
Jacopo Villa, oggi l’autopsia: due gli indagati per omicidio colposo
“Voglio sapere la verità e fare in modo che ciò che gli è accaduto non succede ad altri. Non abbiamo fatto denuncia ma abbiamo chiesto l’esame autoptico. Era il mio angelo, oltre ad essere un bimbo sano: in quattro anni non ha mai preso un antibiotico e non ha mai saltato un giorno alla materna”. Queste erano state le parole che mamma Simona aveva rivolto ai giornalisti della Gazzetta di Parma qualche giorno fa, a seguito di quella tragedia verificatasi all’alba di domenica 24 maggio.
L’autopsia richiesta dai genitori è sta programmata proprio per la giornata di oggi, giovedì 28 maggio. A coordinare le indagini in merito alla morte del piccolo Jacopo Villa sono stati i carabinieri e il pm Paola Dal Monte. L’esame autoptico è stato affidato al medico legale varesino Domenico Castaldo, insieme all’anatomopatologo lecchese Paolo Tricomi.
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Sempre secondo quanto si apprende dalla Gazzetta di Parma, al momento della morte oltre a una gravissima crisi respiratoria, che nemmeno il ricovero in terapia intensiva è riuscita a far superare, il bambino aveva un tasso di globuli bianchi nel sangue estremamente elevato. Inoltre, secondo quanto stabilito dalla Procura di Parma, al momento sarebbero due le persone che sono state scritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.