Ricordate quando Meghan e Harry annunciarono il loro “passo indietro” per essere “finanziariamente indipendenti”? Non è andata proprio così…
La Megxit ha ormai fatto storia: il divorzio dei duchi del Sussex dalla famiglia reale britannica ha riempito il web e i rotocalchi. Le motivazioni, le modalità, le prese di posizione a sorpresa nei confronti della Corona, le puntualizzazioni sulle prerogative della Corona, che l’hanno indispettita non poco, la fuga da Londra per riparare prima in Canada poi negli Stati Uniti, sono stati ampiamente dibattuti.
Naturalmente la presa di posizione di Meghan e Harry ha creato due fazioni: chi è totalmente a favore dei due piccioncini in fuga dalla gabbia dorata e dalla dittatrice con la corona (!), chi invece li considera due persone che hanno rinunciato agli oneri della loro situazione cercando però di mantenere tutti gli onori. I due hanno incolpato i tabloid di averli dipinti, soprattutto Meghan Markle, come due approfittatori, ma in tribunale hanno perso il primo round e ora, con la biografia Finding Freedom, cercano di riequilibrare le cose, proponendosi in maniera positiva, secondo tanti a danno dell’obiettività.
Nel frattempo nella mente di molti c’è un tarlo: che fine ha fatto quel desiderio di rendersi “finanziariamente indipendenti”? Ci stanno riuscendo? Se sì, come? E soprattutto: che lavoro fanno i Sussex per mantenersi? La risposta è tanto semplice quanto desolante: no, non lavorano. La quarantena e il lockdown da Coronavirus ma prima ancora il divieto di poter utilizzare il nome Sussex Royal per la loro attività hanno molto limitato il loro raggio d’azione. Quindi di cosa vivono?
Anche questa risposta non è del tutto inaspettata: a foraggiare la loro vita losangelina è soprattutto la regina Elisabetta II, insieme al figlio, il principe Carlo, che si è assunto la spesa di pagare l’imponente security che figlio e nuora hanno ritenuto necessaria alla loro protezione e privacy personale, per la cospicua cifra di 4 milioni di sterline. Inoltre il principe di Galles avrebbe anche devoluto al nipotino Archie il suo Sovereign Grant, ovvero 2,6 milioni l’anno.
Tutto patrimonio personale Windsor? No: si tratta delle tasse dei contribuenti britannici, con i quali i Sussex sono già indebitati per circa 2 milioni e mezzo di sterline, quelle servite per la “sistemazione” di Frogmore Cottage, per la quale Meghan non ha voluto badare a spese (tanto, non pagava lei, va tenuto a mente) chiamando arredatori e designer di grido e che hanno sempre detto di voler restituire. Ma come e soprattutto… con quali entrate?
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