Lo scorso 19 maggio Alena Seredova è diventata mamma per la terza volta e, dopo qualche ora, ha presentato la piccola Vivienne Charlotte sui social. Ma ecco che qualche hater non ha esitato a rimanere in silenzio.
La vita di Alena Seredova ed Alessandro Nasi è stata letteralmente stravolta con l’arrivo della prima figlia della coppia. La piccola Vivienne Charlotte è arrivata dopo i due maschi nati dalla lunga relazione della modella con Gianluigi Buffon. Poi, la fine del matrimonio con il portiere della Juventus sembrava avesse chiuso definitivamente il cuore di Alena, tornata però a sorridere accanto all’imprenditore torinese manager di casa Agnelli.
La gioia per la nascita della piccola è stata condivisa sui social con il primo scatto della nuova arrivata in casa Seredova-Nasi e tantissimi si sono congratulati con Alena per questo lieto evento. Una foto pubblicata su Instagram nelle ultime ore, però, ha scatenato la reazione di alcuni utenti del web.
Alena Seredova criticata: la foto della figlia con il cane
Alena Seredova ha pubblicato una tenera foto che ritrae il cane che veglia Vivienne Charlotte mentre dorme nella culla. Uno scatto dolce che dimostra il grande amore degli animali nei confronti dei bambini, ma qualcuno ha deciso di esprimere il proprio parere negativo su quell’immagine.
“No Alena è sempre un cane! Stai attenta che gli venga la gelosia!”, “Attenta… non si sa mai. Può essere geloso”, “Pericoloso e non igienico”, hanno iniziato a scrivere alcuni internauti.
Ma Alena Seredova non è rimasta in silenzio e ha dimostrato di non aver accettato di buon grado un certo tipo di interventi nella sua vita privata. “Onestamente conosco bene il mio cane – ci ha tenuto a far sapere lei – .Secondo te il cane si è fatto il selfie? Ogni cane ha il suo padrone”.
https://www.instagram.com/p/CAuXU2Ki9hE/
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Alena Seredova e la gravidanza dopo i 40 anni
Al settimo cielo per l’arrivo della terza figlia a distanza di dieci anni dall’ultimo avuto dal matrimonio con Buffon, Alena Seredova ha raccontato le gioie e le paure dell’essere mamma superati i 40 anni.
“[…]Già ragazzina, sapevo di voler essere madre, ho fatto anche la volontaria in un orfanotrofio: portavo i bimbi in campeggio d’estate. Ma ora, prima di decidermi, ho sentito la necessità di ritrovare equilibri che si erano persi. Non mi sarebbe piaciuto avere un altro figlio, prima di essere sicura che siamo tutti sereni – aveva raccontato lei al Corriere della Sera qualche settimana prima della data prevista – […] (Essere mamma di una femminuccia, ndr) fa un po’ paura, mi vedo più come una mamma di maschi. Anche da piccola, non ero molto femminuccia, nonna voleva farmi fare gli origami e io: nonna, prendi il pallone e andiamo fuori a calciare”.
