Magistrati indagati, Csm in crisi: Ermini sostiene il cambiamento di rotta

L’assemblea di Palazzo dei marescialli si apre con le autosospesioni di 4 consiglieri togati ma Ermini sostiene la volontà di non cambiare passo.

Magistrati indagati, Csm in crisi: Ermini sostiene il cambiamento di rotta – meteoweek

Passano i mesi ma l’inchiesta sugli incontri carbonari del pm Luca Palamara ma il caos intorno al csm ancora non si è spento. “Degenerazioni correntizie“, “giochi di potere” e “traffici venali. Un dramma, una vicenda assimibilabile “a quella della P2Il Consiglio superiore della magistratura è a pezzi: quattro consiglieri togati – quelli eletti dagli stessi magistrati – su sedici si sono autosospesi ma David Ermini, vicepresidente non si arrende: “Questo Csm non deve cambiare passo perché l’ha già fatto da tempo. Nessuno si illuda chiedendo lo scioglimento che questo Csm torni indietro”. Poi ha aggiunto: “Vorrei che fossimo valutati per quello che abbiamo fatto”, ha detto Ermini.  Quanto alla riforma del Csm “noi siamo i primi a voler dare
suggerimenti di tipo tecnico e cambiare quello che non va”. Tra i coinvolti nello scandalo anche lo stesso Ermini anche se della sua conversazione incriminata lui sostiene si tratti solo di un malinteso. La conversazione incriminata, stando alla ricostruzione di Ermini, sarebbe stata nulla più che un parere. “Dovendo intervenire al Forum di Coldiretti a Cernobbio sulle agromafie, a pochi giorni dalla mia elezione a vicepresidente”, spiega Ermini, “avendo saputo che il dottor Palamara nella consiliatura precedente era in contatto con Coldiretti per progetti di collaborazione con il Csm, gli ho chiesto di farmi avere informazioni nel merito delle iniziative intraprese per portare il mio indirizzo di saluto” e nulla più.

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Anche Ermini coinvolto nello scandalo – meteoweek

Si sono autosospesi lunedì sera, invece Cartoni e Lepre, così come richiesto dall’Anm di Milano alla fine di una partecipatissima riunione (più di 300 persone).  Cartoni nei giorni scorsi ha difeso la correttezza del proprio operato, negando qualunque condizionamento. Un concetto ribadito, insieme a Lepri, nella nota con la quale hanno comunicato la decisione di sospendersi: eppure i numeri di autosospesi continuano a crescere.

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