Sindaco di Lampedusa: “Il Governo ci aiuta solo su carta”

Protesta da parte degli abitanti di Lampedusa. Il sindaco Totò Martello chiede aiuti reali al Governo e non soltanto per l’accoglienza umanitaria

Lampedusa Governo
 (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Si è tenuta oggi una protesta a Lampedusa da parte di imprenditori, commercianti e cittadini che non hanno ricevuto sostegno da parte del Governo. Il sindaco Totò Martello spiega “Comprendo i motivi di questa iniziativa, l’emergenza Coronavirus ha determinato a Lampedusa e Linosa una crisi economica molto più pesante rispetto ad altri posti”. Inoltre il sindaco aggiunge la mancanza di aiuti economici avvenuti solo “su carta” ma niente all’atto pratico.

L’economia delle due isole, Lampedusa e Linosa, si basa principalmente sul turismo e sulla pesca e in questo momento sono entrambi bloccati. Sono necessari quindi dei rapidi aiuti perché oltre all’emergenza Covid si aggiunge anche quella dell’arrivo dei migranti. “Lo Stato non può ricordarsi di noi soltanto per l’accoglienza umanitaria e girarsi dall’altra parte quando invece siamo noi ad aver bisogno di aiuto. Lo Stato ci ha abbandonato”.

Nuovi sbarchi

Una settimana fa a Lampedusa è avvenuto un nuovo sbarco di 60 migranti giunti a Cala Madonna. Anche in questa occasione il sindaco Martello si era rivolto al Governo per emergenza Covid. “Le buone condizioni del mare favoriscono gli sbarchi. E’ fondamentale che la nave Moby Zazà destinata alla quarantena dei migranti, attualmente a Porto Empedocle, venga fatta arrivare a Lampedusa. Altrimenti non capisco a cosa serve aver fatto un bando per una nave per la quarantena se poi non viene portata dove avvengono gli sbarchi”.

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