Sardine, Mattia Santori dice stop: “Ci prenderemo una pausa”

I quattro fondatori delle Sardine, tra cui lo stesso Santori, presenteranno giovedì il tanto atteso manifesto. “So che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare me e le persone che mi supportano”.

mattia-santori-sardine

Le Sardine, almeno per il momento, si fermano. E lo fanno dopo l’annuncio dato in queste ore da uno dei fondatori nonchè leader carismatici e pubblici, ovvero Mattia Santori. Uno dei quattro leader del movimento, insieme a Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Roberto Morotti, ha fatto sapere che le attività si fermeranno fino a data da destinarsi. Una decisione presa per cercare di dare un taglio alle polemiche che sono sorte negli ultimi tempi e risalenti già a prima che il Coronavirus condizionasse radicalmente le nostre vite.

Dunque le Sardine sembrano destinate ad aver raggiunto già il loro tramonto. Lo stesso Santori ha svelato lo stop, non prima però di aver reso noto il tanto atteso documento che rappresenta in un certo senso lo statuto del movimento. Giovedì, dunque, i quattro fondatori delle Sardine consegneranno il manifesto, che da mesi è atteso da tutti per scoprire cosa c’è alla base del movimento. E Santori rincara la dose: “Sono conscio che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare me e le persone che mi supportano”, ha detto, prima di annunciare che da giovedì ci sarà una “pausa di riflessione”.

Leggi anche -> Mattia Santori: “A gennaio mi chiamò il Papa”

Leggi anche -> Enrico Letta: “fondi europei direttamente nelle tasche di cittadini e imprese”

Una delle serate più belle della storia delle Sardine – meteoweek.com

Il movimento delle Sardine ha caratterizzato, come sappiamo, soprattutto il periodo di campagna elettorale per le regionali di inizio 2020. E non si può dire che non abbiano sensibilizzato l’opinione pubblica in Emilia Romagna, dando una spinta, piccola ma significativa, al candidato del Pd Bonaccini. Ma quei tempi sembrano ormai superati. Anche perchè, come dice Santori, si è passati da una fase di “innovazione, purezza, coinvolgimento” a quelli che attualmente sono solo “frustrazione e saccenza”. Per questo motivo, lo stop delle attività sembra quasi automatico, oltre che necessario.

Leggi anche -> Milano, vietata la vendita di alcolici da asporto dopo le 19

Santori ammette di sentirsi in minoranza all’interno del movimento. Per questo motivo ha deciso di fermarsi: “So che molti di voi non si sentono a proprio agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine. Avete idee molto strutturate. Sapete un sacco di cose. Vi invidio per questo. Ma sento che più prendiamo la direzione politica più finiamo per imitare gli altri”. E sulla consegna del manifesto, il leader delle Sardine ammette che portarlo avanti “porterebbe a nuovi litigi, a tante incomprensioni e una marea di chiacchiere sterili”. Una struttura precoce per un gruppo di persone che, come dice Santori, non si fidano l’una delle altre.

Leggi anche -> Calenda: “Guardie civiche inaccettabili, vanno bene per il Venezuela”

E così, tra i litigi e quelle che Santori definisce “paranoie complottistiche”, le Sardine si sono di fatto fermate da sole. Non sono mancate le polemiche, soprattutto quella legata alla galeotta foto che ritraeva lo stesso leader con i Benetton. E poi l’ammissione: “Ho paura che tutto il lavoro fatto fin qui si traduca in un vantaggio per pochi e in una delusione per molti”. Ma Santori, in conclusione, fa capire che questo stop non va tradotto come la fine della storia delle Sardine: “Non sarà la fine, al massimo uno spartiacque. Sicuramente un momento di confronto sincero, corretto e dovuto”.

Gestione cookie