Fase 2, partite le chiamate dalla Croce Rossa per i test sierologici

Volunteers of the Italian Red Cross prepare protective masks which will be distribute for free to Florence residents to contain the spread of the COVID-19 pandemic, caused by the novel coronavirus in Florence, on April 7, 2020. - Italy's three-week lockdown to stop the spread of COVID-19 has been extended through at least mid-April and its economy is expected to suffer its biggest peacetime shock since World War II. (Photo by Carlo BRESSAN / AFP) (Photo by CARLO BRESSAN/AFP via Getty Images)
La Croce Rossa italiana ha lanciato un appello sull’indagine sierologica di ieri: la chiamata dallo 06-5510 per i test non è una truffa

“I volontari della Croce Rossa stanno lavorando senza sosta per questo importante servizio. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce Rossa Italiana e non si tratta di una truffa e nemmeno di uno stalker, ma di un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso”. Sono le parole del Presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca.
L’indagine è partita ieri e coinvolgerà 150mila persone scelte a campione che verranno contattate telefonicamente e la loro partecipazione è volontaria. Su 7300 chiamate effettuate il 25% accetta, il 60% prende tempo e il 15% deve valutare, ma una maggiore adesione si registra nelle Marche e in Sardegna: le più indecise Sicilia e Campania.
“Sarà l’indagine più massiccia realizzata dai sanitari italiani e ci aiuterà ad avere maggiori indicazioni per fronteggiare nel migliore dei modi il virus”. I test sono gratuiti e i contattati ieri hanno effettuato il prelievo in Basilicata, Liguria, Province di Trento e Bolzano, Lazio (ma solo da domani a Roma). L’obiettivo dell’indagine è capire quanti sono entrati in contatto con il virus anche in assenza di sintomi. In caso di diagnosi positiva, la persona resterà in isolamento domiciliare in attesa del tampone.