Le rassicurazioni dell’Anci e del ministro Boccia al momento non bastano. Sugli assistenti civici vertice del Consiglio dei Ministri. Bellanova e Catalfo contrarie, Movimento 5 Stelle chiede un passo indietro.
Nuovo momento di empasse all’interno della squadra di Governo. Era stato così alcuni giorni fa per quanto riguarda la situazione dei concorsi per rimpinguare il corpo docenti. E ora emerge una nuova disputa tra i ministri, che riguarda l’assunzione dei tanti discussi assistenti civici. La proposta è partita dall’Anci, con il suo presidente Antonio Decaro che parla di “distributori di buona educazione”. Una proposta sostenuta dal ministro per gli affari regionali Francesco Boccia. Ma non è stato ancora trovato il favore di tutta la squadra di Governo, a giudicare dalle ultime dinamiche.
Tanto che è stato necessario, per il premier Giuseppe Conte, convocare un nuovo vertice a Palazzo Chigi. A questo incontro hanno partecipato, oltre al capo del Governo e al già citato ministro Boccia, anche le ministre dell’Interno e del Lavoro, Luciana Lamorgese e Nunzia Catalfo. Una nota diffusa direttamente da Palazzo Chigi parla degli assistenti civici come di un’iniziativa voluta dall’Anci e che “si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile”. Ovvero la presenza di oltre 2.300 volontari impiegati tra ospedali, Rsa e carceri a sostegno delle forze dell’ordine.
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Ma come abbiamo detto, la proposta del tandem composto da Decaro e Boccia non incontra il favore degli altri ministri interessati. La Catalfo ha espresso la propria perplessità, mentre è stata ancor più dura Teresa Bellanova, ministro delle politiche agricole. “Si tratta di una scelta errata, confusa e inopportuna”, ha detto. Ma sugli assistenti civici ci si avvia ancora una volta verso un accordo tra i ministri. Un accordo che si troverà nuovamente nel mezzo. Il Viminale parla di “vertice positivo e costruttivo” e del fatto che la misura degli assistenti civici potrebbe alleggerire il compito di prefetture e forze di polizia. Anche se il ministro dell’interno Lamorgese aveva respinto questa soluzione.
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Intanto dalla scena politica non mancano le critiche nei confronti di questa opzione proposta da Decaro e Boccia. È stato molto secco il commento del deputato Matteo Orfini del PD, il quale sostiene che “non servono assistenti civici, ma ministri che facciano i ministri”. Il reggente del Movimento 5 Stelle Vito Crimi parla di “una scelta inaspettata”, ma al tempo stesso si augura “una soluzione efficace”. Sul fronte dell’opposizione, immancabile il commento di Giorgia Meloni che parla di “deriva autoritaria del Governo”. Ma Decaro rilancia: “Gli assistenti civici saranno volontari che continueranno ad aiutare le persone come hanno fatto finora”.
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