Dopo le polemiche con ministri e alleati, il ministro Francesco Boccia spiega a Tpi il ruolo degli assistenti civici: “Ma quali ronde, voglio solo aiutare i sindaci. Nessuna fuga in avanti, era tutto alla luce del sole”
“Gli assistenti civici? Ce li hanno chiesti i sindaci. Eviteranno affollamenti e non costeranno nulla. Non sono una milizia, noi andiamo avanti. Non mi aspettavo queste polemiche”. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia si dice sorpreso per l’acceso dibattito sollevatosi negli ultimi giorni sugli assistenti civici. Una forte presa di posizione è arrivata dagli alleati di governo del M5S, ai quali il ministro risponde per le rime.
Su Boccia si è levata la rabbia dei colleghi ministri – Luciana Lamorgese e Nunzia Catalfo in testa – e la reazione degli alleati – M5S e Italia Viva i più agguerriti. Nel mirino la criticata creazione di una squadra di 60 mila assistenti civici per puntellare l’azione dei sindaci nelle città. Obiettivo: il rispetto delle regole imposte dalla pandemia di Covid-19.
“Il M5S dice che è una fuga in avanti? Non ne ho mai fatte in vita mia e non ne farò adesso” dice l’esponente del Partito Democratico, spiegando che l’idea risale a fine aprile. “Il 29 aprile ho portato un’informativa in conferenza Stato-Regioni per annunciare il progetto. Poi, la scorsa settimana, ne abbiamo parlato in conferenza unificata. Era tutto alla luce del sole”.
“Il progetto è quello. Non indietreggiamo. Lo approfondiamo meglio e lo rafforziamo. Quando ci si confronta le cose si migliorano…”. Non un passo indietro, dunque, nonostante le pressioni nella maggioranza. Boccia ne ha per gli alleati di Governo. I 5 stelle in particolare: “Mi permetto di dire ai compagni di viaggio che avrebbero dovuto confrontarsi con Alfonso Bonafede, il loro capo delegazione, primo testimone di questa iniziativa. Il Guardasigilli sa che grazie ai volontari risolvemmo problemi molto seri scoppiati nelle carceri”.
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“Abbiamo circa 8mila comuni. Quei volontari su tutto il territorio nazionale – prosegue – sono un piccolissimo aiuto fatto da persone con il cuore grande in una fase di emergenza, nulla di più. Aiutano malati e anziani, non sono guardie come è stato detto in queste ore. Sono davvero sorpreso dal polverone e dalle polemiche, per certi versi inspiegabili”.
E su Italia Viva che ha presentato una interrogazione urgente sul ruolo degli assistenti civici. “Ho sentito dire ‘guardie venezuelane’ da più parti. Cosa stiamo dicendo? A Renzi risponderemo con chiarezza e col sorriso”.
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