Raggiunto l’accordo per la compagnia aerea: il governo tedesco spenderà 9 miliardi per rimettere in sesto i conti e ripartire.
Finalmente è stato approvato il pacchetto di aiuti per il salvataggio della compagnia aerea Lufthansa, un piano da 9 miliardi di euro per evitare il fallimento del colosso del trasporto aereo. L’intesa, riferisce una fonte vicina al dossier, prevede che lo Stato diventi primo azionista della compagnia e garantisca un maxiprestito. Dovrà ora essere sottoposta all’approvazione del Fondo per la stailità economica federale (Kfw) e servirà anche il via libera del direttorio e del consiglio di sorveglianza di Lufthansa, oltre che dell’assemblea straordinaria degli azionisti ma sembra che ormai l’intesa sia sostanzialmente siglata. Berlino ha tenuto a precisare che l’intera operazione si fonda sul concetto di temporaneità, anche se poi, ha precisato il ministro delle finanze Olaf Scholz, il timing dipenderà dal tempo necessario a fare uscire Lufthansa dalla crisi in cui è piombata. Secondo i piani potrebbe non essere prima del 2023.
Leggi anche –> Meloni attacca Renzi: se continui così avrai più poltrone che voti
Leggi anche –> Matteo Renzi bacchetta Bonafede ma lo salva “solo per motivi politici”
Leggi anche –> Zingaretti sul caso Bonafede: “Non temo lo sgambetto di Renzi”
La crisi in corso per la compagnia aerea come molte sue sorelle è stata scatenata dall’emergenza sanitaria che ha impedito per molto tempo alle persone di viaggiare. Lufthansa lotta per sopravvivere perché le restrizioni imposte dalle autorità hanno cancellato un boom ormai decennale dell’aviazione civile. La compagnia tedesca progetta di utilizzare meno aerei alla ripresa e e sta chiudendo la sua ala low cost per ridimensionarsi in vista di quello che si prevede essere un mercato depresso nei prossimi anni. Secondo quanto previsto il governo pagherà circa 300 milioni di euro per le nuove azioni Lufthansa al prezzo di sconto di 2,56 euro, il valore nominale delle sue azioni in bilancio. Le azioni Lufthansa, che si sono quasi dimezzate quest’anno, hanno chiuso a 8,64 euro nel commercio di Francoforte, un numero tragicamente trasformato; a questo pagamento bisogna aggiungere quasi 6 miliardi di partecipazione silenziosa. La società pagherà un dividendo garantito sull’investimento del 4% nel 2020 e nel 2021, salendo al 9,5% nel 2027. Lo stato sosterrà anche un prestito triennale di 3 miliardi di euro: tutto erogato dal governo tedesco, tutto erogato per la ripartenza.