Il governatore dell’Emilia Romagna si fida del suo segretario di partito Zingaretti. “Traccerà lui la strada più giusta, io sono pronto a dare il mio contributo se servirà”, dichiara Bonaccini.
Stefano Bonaccini vuole vedere un’Italia che riesca a uscire al più presto dall’incubo. Si è ormai quasi esaurita la marcia del Coronavirus sul piano sanitario, con il numero dei casi che cala a vista d’occhio e la situazione degli ospedali che si alleggerisce sempre di più. Il governatore dell’Emilia Romagna, che di fatto pochi giorni dopo la sua elezione ha dovuto fronteggiare l’emergenza, ai microfoni del Corriere della Sera svela anche un legame piuttosto forte con Luca Zaia. Nonostante le divergenze di partito, infatti, Bonaccini e il governatore del Veneto sembrano avere tante cose in comune.
“Sono quasi tre mesi che gestiamo una crisi senza precedenti – dichiara Bonaccini all’inizio della sua intervista – . Prima l’emergenza sanitaria, poi la riapertura e la ripartenza. Con Zaia ci confrontiamo costantemente, perché le nostre regioni sono confinanti e abbiamo dovuto affrontare problemi analoghi che non sono né di destra, né di sinistra. Il resto, davvero, non mi interessa granché”. Dunque, al di là degli schieramenti politici opposti, Bonaccini e Zaia hanno in comune l’amore per la terra che governano. E non si interessano delle faide in parlamento, perchè “adesso c’è un Paese da rimettere in moto”.
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E a proposito del suo Partito Democratico, Bonaccini dimostra di credere molto nel suo segretario Nicola Zingaretti. In merito alla conduzione del Pd, il governatore dell’Emilia Romagna ritiene che la strada che si sta percorrendo sia quella giusta. Oltre a dichiararsi pronto ad aiutare laddove sia necessario il suo intervento: “Il Pd ha un segretario che stimo e di cui sono amico, Nicola Zingaretti. Traccerà lui la strada più giusta, io sono pronto a dare il mio contributo se servirà, ora però le priorità che ho davanti come presidente di Regione sono altre”.
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Bonaccini spende parole di elogio anche nei confronti del Governo, il quale “il governo ha fatto bene nella gestione dell’emergenza sanitaria”. Tuttavia, una volta risolti i problemi sul piano clinico, ora bisogna rilanciare l’economia. E il governatore dell’Emilia Romagna non si sente all’altezza di dare dei consigli al capo del Governo: “Conte sta dimostrando di saper far bene. Non ha bisogno dei miei consigli, valuterà lui se la squadra è adeguata o serve un tagliando”. E sulla riapertura delle frontiere regionali, Bonaccini fa capire che ancora “mancano dieci giorni, il quadro si chiarirà in fretta”.