Palamara chiede scusa a Salvini: frasi non esprimono mio reale pensiero. Così il giudice dopo lo scandalo delle intercettazioni
Dopo le intercettazioni pubblicate nei giorni scorsi, che vedevano il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma e il giudice Luca Palamara parlare dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini, Palamara chiede scusa. Le frasi “incriminate” sono da individuare in una conversazione tra Palamara e Auriemma in cui quest’ultimo diceva a Palamara:”Mi dispiace dover dire che non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando”. In quel periodo l’ex ministro Salvini era molto attaccato per via della chiusura dei porti e venne accusato di sequestro di persona per ciò che concerne i migranti soccorsi dalla nave Gregoretti lo scorso agosto.
Auriemma, sempre nella chat, prosegue e dice la sua:“Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga“. Ma Palamara pronuncia a un certo punto una frase in cui sostiene che “Salvini ora va attaccato“. E Auriemma risponde:”Comunque è una cazzata atroce attaccarlo adesso perché tutti la pensano come lui. E tutti pensano che ha fatto benissimo a bloccare i migranti che avrebbero dovuto portare di nuovo da dove erano partiti. Indagato per non aver permesso l’ingresso a soggetti invasori. Siamo indifendibili. Indifendibili“. In un’altra chat, Salvini viene definito “quella merda” da Palamara.
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Dopo le polemiche conseguite alla pubblicazione delle suddette cha, il giudice Palamara ha inviato un messaggio a Salvini (riportato sul giornale La Verità) in cui si scusa per le frasi dette. “Sono profondamente rammaricato dalle frasi da me espresse e che evidentemente non corrispondono al reale contenuto del mio pensiero, come potranno testimoniare ulteriori conversazioni presenti nel mio telefono“.
Palamara ha infine aggiunto “di aver sempre ispirato il mio agire al più profondo rispetto istituzionale che è mia intenzione ribadire, anche in questa occasione, al senatore Salvini“.