Dall’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini afferma che è possibile recuperare un decimo dei debiti fiscali, poi insiste sul bisogno di nuove riforme.
“E’ realisticamente recuperabile un decimo” dei vecchi debiti fiscali. Queste le parole del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. “Sembra poco – ha detto in un’intervista a La Stampa – ma si tratta di quasi 100 miliardi”. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate precisa che “stiamo parlando di aziende fallite, persone decedute, nullatenenti. Sa quanto ci vuole per risalire ad un erede? E come faccio a pignorare la prima casa a una persona che non ha più nulla?”. Secondo Ruffini è bene cominciare a considerare questi debiti come tali solo sulla carta. “Se ci liberassimo di questo inutile onere l’Agenza si concentrerebbe meglio sul suo lavoro” – ha spiegato.
Ruffini ha poi invitato a non sprecare la crisi dovuta al Covid, che può rivelarsi un’ importante occasione di riforma. “La tragedia del Coronavirus ha aperto margini fiscali impensabili. A forza di sovrapposizioni il sistema è diventato iniquo e ha perso la progressività che gli imporrebbe la Costituzione” ha commentato. E ammonisce: “In Italia fra evasione fiscale e contributi evasi si perdono più di 100 miliardi all’anno. Con una seria riforma pagheremmo meno e pagheremmo tutti”.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha anche elencato le possibili linee di intervento. “Bisognerebbe innanzi tutto riordinare le norme esistenti, eliminare quelle inutili, raccogliere le sette-ottocento leggi e decreti in materia tributaria, magari attraverso un testo unico” – ha dichiarato. Infine Ruffini ha ribadito la necessità di una vera riforma fiscale, ricordando che “l’ultima risale ormai a cinquant’anni fa”.