Il primo week end di fase 2 è trascorso tra caos e risse in alcune città italiane, nonostante la presenza di pattuglie nel centro storico
A pochi giorni dalla riapertura del 18 maggio tutto è tornato velocemente alla normalità. Sabato notte a Trastevere migliaia di giovani, molti dei quali senza mascherina, hanno riempito i vicoli senza rispettare le regole di distanza minima di 1 metro. Il tutto è avvenuto nonostante la presenza delle forze dell’ordine.
Gli uomini in divisa più volte hanno invitato i giovani ad allontanarsi e a non creare assembramenti, ma questi dopo pochi minuti ritornavano alla “normalità” su piazze e strade. In piazza Trilussa e in vicolo del Cinque, i giovani rimanevano accalcati fuori dei locali della movida romana che all’interno, al contrario, cercavano di rispettare le regole.
I gruppi erano perlopiù formati da ragazzi under 25 e da spacciatori in Vicolo della Scala e via Benedetta. Stessa situazione in Santa Maria in Trastevere, piazza San Calisto e piazza San Cosimato dove diversi giovani trascorrevano la serata come se non ci fosse stata mai alcuna emergenza e soprattutto, senza regole. A peggiorare la situazione le risse scoppiate davanti ai locali di Ponte Milvio e i tuffi nella fontana di piazza Trilussa, trasformando così il primo week end di Fase 2 in un probabile errore.
Stessa dinamica è avvenuta in diverse città d’Italia, portando così ad adottare nuove regole: a Torino niente asporto di alcolici dopo le 19 e in Campania i locali notturni devono chiudere tassativamente alle 23. Anche Roma, visti gli eventi della notte scorsa, adotterà delle misure di sicurezza: la prima riguarda la delimitazione per alcune ore della fontana dei Catecumeni di piazza della Madonna dei Monti.