La pandemia ha portato, come effetto collaterale, all’interruzione di vaccini per malattie prevenibili come morbillo e poliomelite. A rischio milioni di bambini.
Vaccinazioni per malattie del tutto prevenibili, come morbillo e poliomelite, sospese a causa della pandemia di Covid-19: la conseguenza è che oggi, nel mondo, circa 80 milioni di bambini sono a rischio. A lanciare l’allarme sono l’Oms, l’Unicef e
il Gavi, l’alleanza globale per i vaccini. Secondo la nota, pubblicata in vista del Global Vaccine Summit del 5 giugno, i servizi di vaccinazione sono ostacolati o interrotti del tutto in almeno 68 paesi. Le ragioni variano: dal timore di molti genitori a lasciare le proprie case per le restrizioni ai movimenti o per la paura alla mancanza di operatori sanitari, indisponibili perché spostati nei reparti che assistono i pazienti Covid.
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L’Unicef segnala per molti paesi anche un ritardo – a volte grave – nelle consegne dei vaccini, causato sempre dalle limitazioni agli spostamenti. Al Gloval Vaccine Summit verrà chiesto a tutti gli stati di intensificare gli sforzi economici per aiutare i paesi che sono maggiormente in difficoltà. “L’interruzione delle vaccinazioni – sottolinea il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – minaccia decenni di progressi contro le malattie prevenibili, a cominciare dal morbillo”.