Reddito di emergenza e bonus colf: a chi spettano e come ottenerli

In arrivo nuovi provvedimenti di sostegno al reddito: per il primo, il Reddito di Emergenza, già presentate 5000 domande. 

Un bonus tra i 400 e gli 800 euro al mese per circa due milioni di italiani. E’ il Reddito di Emergenza: «Un aiuto concreto per 2 milioni di cittadini messi ancor più in difficoltà dal Coronavirus» ha annunciato su Twitter la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, parlando della misura prevista del decreto “Rilancio”. La procedura per richiedere il REM è sito dell’Inps: dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, è possibile leggere le indicazioni per compilare correttamente la richiesta. In poche ore sono già state presentate oltre 5mila domande. Le richieste devono essere presentate all’Inps in modalità telematica – unico modo previsto –  entro il 30 giugno 2020: è necessario dunque, per autenticarsi, PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. Assolutamente da evitare quanto accaduto il primo aprile, quando il sito dell’Inps è andato in tilt per le troppe domande: era il bonus per i lavori autonomi, si immagina che anche per questo le richieste saranno molte. Per evitare un altra brutta figura i vertici dell’istituto di previdenza hanno elaborato una strategia diversa per la “fase 2” e sopratutto per l’erogazione delle nuove prestazioni. Anche perchè non c’è solo il REM: da lunedì 25 maggio (ma potrebbe essere anticipata la data) saranno disponibili le istruzioni operative per l’indennità riconosciuta ai lavoratori domestici (460mila soggetti e 460 milioni di finanziamenti).

REM: a chi spetta e come ottenerlo

Il Reddito di Emergenza è un provvedimento di sostegno per le famiglie in difficoltà. Viene erogato in due quote con un valore compreso per ciascuna fra 400 e 800 euro (840 euro a famiglie con componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza). Per ottenerlo il nucleo familiare deve avere un Isee non superiore ai 15mila euro. Sono esclusi dall’erogazione del provvedimento chi già beneficia del Reddito di cittadinanza e i pensionati. Il patrimonio finanziario di chi richiede il bonus non deve essere superiore a 10mila euro per un single (ma il limite è rimodulato in base al numero di figli e alla presenza di persone disabili). Per richiedere il reddito di emergenza ci si può rivolgere a Caf e Patronati, con cui Inps e ministero del Lavoro stanno aggiornando le convenzioni.

Lavoratori domestici

Una indennità è stata prevista anche ai lavoratori domestici che non abitano con i propri datori di lavoro. La durata settimanale del rapporto professionale deve però essere superiore alle 10 ore settimanali. Il bonus previsto è di 500 euro mensili e può essere incassato in soluzione unica per i due mesi previsti. Non è cumulabile con pensioni, con il reddito di cittadinanza o con il reddito di emergenza e potrà essere chiesto sempre sul sito dell’Inps o presso gli intermediari autorizzati come ad esempio i Caf.  La norma non specifica nulla nel caso di lavoratori domestici regolarmente pagati che però non hanno lavorato nei mesi del lockdown: dovrebbe però spettare anche a loro il bonus.

LEGGI ANCHE -> Mattarella: “Giovani eredi del senso di sacrificio di Falcone e Borsellino”

Rinnovo del bonus “600 euro”

Il decreto Rilancio ha previsto per il mese di aprile anche il pagamento di ulteriori 600 euro a tutti coloro che hanno già beneficiato dell’indennità nel mese di marzo (era di 500 euro per i lavoratori agricoli). Per il mese di maggio invece l’importo del bonus può arrivare fino a mille euro per alcune tipologie di lavoratori: devono però effettivamente trovarsi in stato di bisogno con un calo dei ricavi per i professionisti ed una perdita oggettiva del lavoro per i lavoratori dipendenti.

LEGGI ANCHE -> Jabil Marcianise: licenziamento collettivo dopo il coronavirus

Lavoratori agricoli