La tragedia è avvenuta martedì sera a Boltiere: Karim, 10 anni, è entrato in un cassonetto degli abiti usati, si è issato su una pigna di sacchetti per raggiungere la parte alta ed è morto incastrato. Ora diventa virale un video che riprende la scoperta del cadavere e i soccorsi. Scatta la segnalazione dei genitori ai carabinieri.
Nuovi risvolti sulla tragedia avvenuta martedì scorso, quando a Boltiere, in via Monte Grappa, è morto Karim, un bambino di 10 anni. Il bimbo è entrato in un cassonetto della Caritas di abiti usati, si è issato su una pigna di sacchetti e poi è rimasto incastrato dal basculante. Il corpo è stato rinvenuto poco dopo le otto da una passante. Ora il video di pochi secondi, che a Boltiere sta facendo il giro dei cellulari nello shock generale. Nel video appaiono i tentativi di soccorrere Karim Bamba, gli operatori del 118 che, per 10 secondi di riprese effettuate di nascosto, cercando di salvare la situazione in via Monte Grappa. Ma il focus del video sono i piedi scalzi di Karim, sempre loro. Già la donna che aveva scoperto il corpo aveva notato “qualcosa di strano in quel cassonetto e poi ho visto le gambe di un ragazzino, a piedi scalzi, che non si muovevano. Una scena orribile“. A quel punto del video, l’arrivo della madre e le urla. Ora quelle immagini girano di smartphone in smartphone, entrando di prepotenza nei cellulari dei coetanei di Karim, studenti di elementari e medie.
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Gli effetti che il video virale ha sulle menti dei bambini sono di vario tipo, sempre perturbante: in molti non sono riusciti a dormire dopo averlo visto, in un caso è stato richiesto un supporto psicologico. Così il percorso di elaborazione del lutto coordinato da insegnanti e maestre diventa ancora più difficile, un lavoro già fragile, reso ancora più precario dalla diffusione delle immagini. Da subito le scuole, di concerto con i genitori, hanno fatto di tutto per frenare la diffusione delle immagini.
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Lo hanno fatto anche rivolgendosi direttamente ai bambini, inviando loro un messaggio con una richiesta: cancellare il video, per loro e per la famiglia di Karim. Intanto è stata attivata una linea di supporto psicologico che fungerà da intermediario tra insegnanti e alunni. Ma scoppia la rabbia dei genitori, qualcuno ha già segnalato la vicenda ai carabinieri. I militari della Tenenza di Zingonia sono impegnati da giorni nei rilievi del tragico evento. Il pm Emanuele Marchisio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, l’autopsia è fissata per lunedì. In corso anche verifiche sul cassonetto Caritas.
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Tra chi pensa ai bambini e chi pensa alle indagini, ci sono anche molte persone che dimostrano solidarietà alla famiglia. L’assessore Cinzia Begnardi spiega: “Abbiamo raccolto numerose richieste da parte di cittadini ed enti che vogliono contribuire ad aiutare la famiglia di Karim. Vogliamo rassicurare sul fatto che la famiglia continua ad essere sostenuta dai Servizi Sociali ma riteniamo siano importanti il sostegno e il contributo di tutti per il suo futuro. Le donazioni potranno essere effettuate rivolgendosi al parroco o al Centro di primo Ascolto Caritas parrocchiale, con cui l’amministrazione comunale collabora da sempre per azioni a favore delle persone più fragili”.