Concorsi: bufera sul ministro Azzolina, ma M5S non vuole rimpasti

Tensioni nella maggioranza e con i sindacati sui concorsi docenti, il ministro Azzolina è in bilico ma M5S non vuole rimpasti nella squadra di governo.

Concorsi- bufera sul ministro Azzolina, ma M5S non vuole rimpasti (Getty) - meteoweek.com
Concorsi- bufera sul ministro Azzolina, ma M5S non vuole rimpasti (Getty) – meteoweek.com

Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è al centro di una polemica e di una vera e propria bufera per la questione dei concorsi docenti, ma nonostante le tensioni interne alla maggioranza e lo scontro con i sindacati, il movimento 5 stelle, M5S, la blinda perché contrario a rimpasti di governo in questo momento di crisi. A dirla tutta il ministro Azzolina è sempre stata al centro di polemiche, soprattutto all’interno del mondo scolastico, che non ha mai accettato il suo insediamento dopo le dimissioni dell’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.

L’ultima discussione si è creata sulla questione dei concorsi pubblici per gli insegnanti, e il ministro Azzolina è bersagliata da continue critiche che arrivano sia dalla maggioranza di governo che dai sindacati. Proprio a causa di questo ennesimo scontro, il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, si è trovato costretto a intervenire e ha indetto una riunione con i capigruppo della maggioranza per confrontarsi sul dissenso politico e popolare scatenatosi contro il ministro Lucia Azzolina.

L’unica compagine politica che sembra dalla parte dell’attuale ministro dell’Istruzione è l’M5S, il cui capo politico Vito Crimi ha dichiarato che il movimento non prende in considerazioni possibili rimpasti e che il ministro Azzolina non si tocca. Ad aggiungersi al coro è stato anche il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, che ha ribadito il proprio sostegno a Lucia Azzolina “per il difficile compito che sta portando avanti” e ha affermato: “c’è un decreto da approvare per mettere in sicurezza l’anno scolastico e gli Esami di Stato. Ci sono anche 80mila insegnanti da assumere. Insomma non c’è tempo da perdere“.

Per quanto riguarda i concorsi docenti, il ministro Azzolina ha proposto a Palazzo Chigi una “clausola di annullamento” legata a un possibile aumento di contagi, la ma prova scritta, da effettuare attraverso quiz, vede molte voci contrarie sia all’interno del Partito Democratico che in Liberi e Uguali, che vorrebbero evitare la compresenza di migliaia di candidati nella stessa aula e preferirebbero assunzioni in base alle graduatorie. Quest’anno, inoltre, è stato raggiunto il record di supplenze, al momento circa 170mila, che potrebbe essere superato a settembre in seguito al pensionamento previsto di 30mila docenti. La proposta del ministro Azzolina prevede di proseguire con il concorso selettivo in estate, e nel caso di un aumento incontrollato di contagi si procederebbe all’assunzione a tempo determinato in base alla graduatoria con prove che saranno poi svolte durante l’anno.

Ma la clausola di emergenza proposta per il concorso straordinario per i docenti precari della scuola ha sollevato grosse polemiche da parte dei sindacati della Flc Cgil, la federazione dei lavoratori della conoscenza, che ha paventato la possibilità di uno sciopero. Il segretario della federazione, Francesco Sinipoli, ha dichiarato a riguardo: “per noi esiste l’unica possibilità reale che è quella del concorso per titoli. Prima se ne prende atto e meglio è per la scuola“. Nel frattempo per domani è prevista una mobilitazione nazionale per chiedere al governo la riapertura delle scuole a settembre, in quanto la didattica a distanza è una soluzione di emergenza e non può essere per tale ragione proposta anche per il prossimo anno scolastico 2020/2021.

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