Nuove funzioni su Twitter per combattere il bullismo: l’utente deciderà chi può rispondere ai post. La svolta consentirà agli utenti di limitare la ricezione di messaggi sgradevoli, decidendo di selezionare preventivamente il proprio pubblico
Contro il cyberbullismo, Twitter sta testando una nuova funzione che consentirà agli utenti di limitare la ricezione di messaggi sgradevoli, decidendo chi può rispondere ai loro tweet. Lo ha annunciato in un post la direttrice del product management di Twitter, Suzanne Xie, che aveva già anticipato alcune novità (che vedremo in seguito) lo scorso gennaio al Ces di Las Vegas.
Una volta scritto un tweet, e prima di pubblicarlo, l’utente potrà scegliere fra tre opzioni: possono rispondere tutti come al solito, solo le persone che l’utente segue oppure solo quelle menzionate nel messaggio. Tutti i frequentatori del microblog saranno comunque in grado di leggere, mettere il like e condividere i tweet. Una svolta necessaria che permette in un certo senso la targetizzazione del pubblico, o di sviluppare una ‘lista’. Emulando, in qualche modo, la strada intrapresa da Facebook.
La nuova funzione è solo l’ultima di una serie di novità messe in campo per favorire una conversazione civile e proficua su Twitter. Il peggioramento progressivo del linguaggio – cui assistiamo spesso e volentieri – ha spinto il social network ad operare una svolta. Già alcuni mesi fa la piattaforma ha iniziato a consentire di nascondere i tweet ricevuti in risposta e non graditi, mentre nelle scorse settimane ha iniziato ad avvisare gli utenti che stanno scrivendo tweet con parole offensive, suggerendo di cambiare modo di esprimersi.
Suzanne Xie, come detto, dal Ces di Las Vegas dello scorso gennaio aveva annunciato novità da sperimentare. Come noto, Twitter ha introdotto nuove impostazioni per i “partecipanti alla conversazione”, al fine di porre limiti ai gruppi di persone in grado di replicare a un post sul social network.
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In quella circostanza erano state annunciate quattro aree di novità: “Global, Group, Panel, Statement”. La prima consente a chiunque di pubblicare una risposta a un tweet dell’utente; la seconda limita questa possibilità alle persone seguite e a quelle menzionate; la terza soltanto alle persone menzionate nel post. Con la quarta opzione, invece, nessuno può rispondere al tweet dell’utente, che in pratica pubblica una dichiarazione senza possibilità di replica. La novità, che rientra negli sforzi di Twitter per rendere più sano il confronto sulla piattaforma, è stata sperimentata nell’ultimo trimestre.
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