Turchia, dalla moschee risuona “Bella Ciao” al posto della preghiera

I fedeli di Smirne in Turchia, al posto dell’invito alla preghiera, hanno ascoltato la versione turca del canto partigiano risuonare dagli altoparlanti

Bella Ciao Turchia
 (Photo by Yasin AKGUL / AFP) (Photo credit should read YASIN AKGUL/AFP via Getty Images)

Nella giornata di oggi in Turchia, i fedeli della provincia di Smirne sono stati richiamati alla preghiera con la canzone della Resistenza italiana: Bella Ciao. La Yol Tv ha riportato su Twitter: “Stiamo attraversando un’esperienza insolita. Stiamo ascoltando Bella Ciao dal minareto della moschea”.

Mentre la popolazione ascolta sbalordita l’inspiegabile suono, i media filo-governativi etichettano l’accaduto come una provocazione. Per capire il motivo del gesto, la procura di Smirne ha avviato un’indagine interna anche in funzione dei numerosi video postati sui social ritenuti un’offesa all’Islam. Il gesto ha scaturito il caos tra sorpresa e polemiche tra coloro che attendevano l’invito alla preghiera, ancora casalinga date le restrizioni del Covid19, e si sono trovati ad ascoltare “Bella Ciao“ che risuonava dagli altoparlanti.

Ad accogliere positivamente l’accaduto è la consigliera del Partito Popolare Repubblicano CHP, Banu Özdemir, che suo malgrado ha ricevuto numerosi insulti tra i quali l’aggettivo di “terrorista”.

Tuttavia il canto partigiano non è del tutto sconosciuto alla Turchia. Poco più di un mese fa l’orchestra di Istanbul  ha trasformato Bella Ciao in una canzone che invitava a stare a casa. I musicisti si erano esibiti ognuno dalla propria abitazione attraverso il dispositivo di videoconferenza Zoom.

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