Gli arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Ostuni (Brindisi) nelle province di Brindisi, Foggia, Taranto e Milano. I 12 arrestati rubavano auto e le rivendevano come usate. Oltre alle misure cautelari, sono stati sequestrati 80milaeuro e 25 vetture.
L’operazione che ha portato all’arresto di 12 persone riguarda tutto il Brindisino, e non solo. Le 12 persone in misura cautelare avevano messo su un’organizzazione semplice ma efficace, fino ad ora: rubavano auto e le rivendevano come usate. Tradotto in termini giuridici, l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio di auto usate. I 12 implicati nel giro di auto sono stati arrestati (6 in carcere e 6 ai domiciliari) dalla Guardia di Finanza di Ostuni nelle province di Brindisi, Foggia, Taranto e Milano. Le indagini sono state coordinate dalla Procura e, stando a quanto emerso, la maggior parte delle auto rivendute come usate era stata rubata nel Nord Italia. Gli indagati dell’associazione a delinquere avrebbero compiuto i furti di persona o li avrebbero commissionati a terzi. Poi i viaggi in Germania o in Belgio, per procurarsi i documenti di veicoli legalmente immatricolati all’estero. Lo scopo del recupero dei documenti era fornire una parvenza di legalità: l’identità formale dei veicoli esteri veniva trasferita su quelli rubati.
Poi, attraverso l’utilizzo di “targhe prova”, trasferivano le auto in provincia di Foggia. Lì veniva effettuata la modifica dei codici telaio presso una carrozzeria connivente. Il passo successivo riguardava le centraline elettroniche e la fabbricazione di nuove chiavi, la re-immatricolazione dell’auto come veicolo usato di provenienza estera. Poi, l’auto era pronta per la vendita all’interno di un autosalone di Ceglie Messapica. Oltre alle misure cautelari, è stato eseguito anche il sequestro preventivo di 80mila euro e di 25 auto già vendute per i reati di riciclaggio ed auto-riciclaggio.
Storia simile anche in provincia di Cremona, a Robecco d’Oglio. I carabinieri hanno arrestato cinque persone per furto e ricettazione in concorso di auto al seguito di un inseguimento. Poi all’interno dell’officina è arrivato il sequestro di diversi strumenti utilizzati per gli illeciti: chiavi universali e arnesi atti allo scasso, disturbatori di frequenza e un telecomando in grado di leggere i codici di apertura di impianti elettrici e cancelli delle abitazioni. Sotto sequestro anche numerose parti meccaniche e di carrozzeria di dubbia provenienza. Ai domiciliari un uomo di 59 anni nato a San Severo ma residente a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Coinvolto anche un uomo in qualità di titolare amministratore unico della ditta di autoricambi, un 27enne originario di Brescia. I due, insieme ad altri tre collaboratori invischiati nell’illecito, sono stati sorpresi in flagrante: cercavano di nascondere un’Alfa Romeo in un capannone. L’auto era stata rubata poco prima nel Besciano.
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