Sono tante le imprese italiane costrette a fermarsi - meteoweek.com
Il report dell’Inps dopo la fase acuta dell’emergenza coronavirus: boom di richieste dei sussidi d’emergenza da parte delle imprese e oltre 772 ore di cassa integrazione
L’emergenza coronavirus porta i primi numeri sorprendenti sul mondo del lavoro e sulla cassa integrazione, come sottolineato dall’ultimo rapporto dell’Inps. In primis, le ore complessive richieste dalle imprese di C.I. superano quota 772 milioni. Un numero record. Ad aprile 2019, vale a dire su base tendenziale, le ore richieste di cassa si fermavano a poco più di 25 milioni. C’è quindi un incremento di circa 30 volte. E ancora: l’impennata del mese di aprile fa schizzare su anche i valori cumulati dei primi quattro mesi del 2020. Un esempio? Nel periodo gennaio-aprile 2020 le ore di Cig autorizzate dall’Inps volano a 834,8 milioni, l’815,74% in più rispetto alle 91 milioni di ore di gennaio-aprile 2019.
A salire in maniera sempre più vertiginosa sono le ore di cassa ordinaria e di cassa in deroga. E su questo versante incidono in particolar modo i settori di industria e commercio. Non trascurabili, tuttavia, neanche i significativi (ma più contenuti) dati in rialzo per edilizia e artigianato. In soldoni, la cig d’emergenza è stata richiesta da larga parte del sistema produttivo italiano.
La fotografia appena diffusa dall’Inps mostra, quindi, con tutta evidenza i primi impatti delle misure a sostegno di reddito e occupazione varate con il decreto Cura Italia, a metà marzo. Il fondo di emergenza fu messo in campo per contrastare i danni a lavoro e a economica dovuti all’esplosione dell’emergenza sanitaria. Il governo Conte, come noto, ha introdotto la cassa ordinaria d’emergenza e reintrodotto la cassa in deroga, con un investimento di oltre 5 miliardi. Misure che sono servite a tamponare ma che da sole non sarebbero bastate. Ecco perchè proprio oggi, con il dl Rilancio, queste misure sono state prorogate, nel tentativo di dare respiro ad imprese costrette loro malgrado a oltre due mesi di buio.
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Proprio nel corso dell’informativa in Aula a Montecitorio di questa mattina, Conte ha parlato di misure estese per le imprese che riguardano anche l’Irap, dopo le forti pressioni di Italia Viva. “Nel dl Rilancio – ha spiegato – fra le agevolazioni fiscali a beneficio delle imprese, viene prevista l’esenzione del saldo e acconto Irap”. La misura “trattiene all’interno delle imprese 4 miliardi di euro di liquidità. Ne beneficeranno, dalle prime stime, 2 milioni di imprese.
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