Il leader della Lega fa capire di avere delle idee da esprimere nel caso in cui tornasse al Governo. “Fare politica vuol dire provare a risolvere i problemi”, dichara Salvini.
Matteo Salvini rilancia le sue quotazioni per un ritorno al Governo, magari con il ruolo più importante, quello di presidente del Consiglio. Il leader della Lega è intervenuto stamani a Italia 7 Gold, nella giornata che vedrà un nuovo intervento di Giuseppe Conte in Parlamento. E nel corso del suo intervento, Salvini ha fatto capire di sentirsi pronto a tornare, poco meno di un anno dopo aver chiesto la sfiducia all’attuale Governo. “Io non mi sono mai tirato indietro – ha dichiarato l’ex ministro dell’interno – , le idee ce le abbiamo e le ripeterò anche oggi al governo. La sfida di risolvere i problemi fa parte di me”.
Salvini ha ricordato anche i tempi in cui è stato, per circa un anno e mezzo, nella squadra del consiglio dei ministri. Un periodo in cui sembrava che le cose potessero procedere per il verso giusto con il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, questa fase di serenità e lavoro condiviso è durata poco: “L’anno scorso con il Movimento 5 Stelle eravamo arrivati al no su tutto e tutti, perciò era inutile andare avanti a sbattere la testa, ma se fossimo chiamati a risolvere i problemi. Fare politica è questo”. Dunque, se sarà ritorno al Governo, per Matteo Salvini non sarà di certo con le forze che sono attualmente alla maggioranza.
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Il leader della Lega ha parlato anche di alcuni aspetti della vita quotidiana, dopo l’inizio della Fase 2. In particolare si pone l’accento su alcuni aumenti imposti su beni di prima necessità. E in questo caso è forte la reazione di Salvini: “Serve controllare i prezzi e se qualcuno fa il furbo va beccato, ma mettetevi nei panni di lavoratori e artigiani che sono stati chiusi mesi senza una lira di stipendio e stanno riaprendo in condizioni di sicurezza. Speriamo passi presto questa emergenza”.
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Ma nella mente e negli occhi di Salvini c’è anche la questione relativa alla mozione di sfiducia ai danni di Alfonso Bonafede. Il ministro della giustizia è riuscito a salvarsi grazie al dietrofront da parte di Matteo Renzi e di Italia Viva. Una cosa non è andata giù al leader leghista: “Credo si fossero già messi d’accordo tra Renzi, Pd e M5s non so in cambio di che cosa – ha esordito Salvini – . Renzi ha detto non va bene niente nella Giustizia però scommettiamo che nei prossimi giorni esce qualche poltrona? Hanno scelto un accordo di potere – conclude l’ex ministro – , non so che poltrone hanno promesso a Renzi o ad altri”.
