El Pais ha scritto che il presidente Sanchez ha dichiarato che l’Italia va troppo veloce nella Fase 2 e sta assumendo troppi rischi.
Il quotidiano più diffuso in Spagna, El Pais, ha pubblicato un articolo nel quale afferma che il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez è molto preoccupato dalle misure sulla ripartenza adottate dall’Italia per affrontare la Fase 2 dell’epidemia di Coronavirus. Citando fonti informate, vicine al premier spagnolo, El Pais ha scritto che Sanchez avrebbe detto: “l’Italia va troppo in fretta nella de-escalation, magari andrà tutto bene però stanno rischiando molto“.
Durante l’emergenza causata dalla diffusione del Coronavirus la Spagna ha seguito le strategie adottate dall’Italia nella Fase 1 con una settimana di ritardo, ma sulla Fase 2 risulta scettica e preoccupata perché ritiene che le misure emesse per gestire la ripartenza sarebbero troppo precipitose. Il quotidiano El Pais ha, però, sottolineato che le relazioni tra i due Stati siano tuttora fluide e che i governi si sono confrontati, come già accaduto in passato, sia a livello politico che tecnico rispetto ai piani da adottare per la de-escalation, cioè la ripartenza, ma questa volta le direzioni prese da Madrid e Roma saranno diverse.
Il governo Sanchez ha, infatti, proposto di prorogare lo stato di allerta fino al 7 giugno, dopo aver raggiunto un accordo con Ciudadanos, partito spagnolo di orientamento liberale, che non era in accordo con la precedente proposta fatta dal premier sul termine dello stato di emergenza previsto per il 27 giugno. Attraverso questo accordo la Moncloa, sede della presidenza del Consiglio, potrebbe raggiungere i voti necessari per rimandare ancora la Fase 2 di altre due settimane, anche se il rischio di una sconfitta parlamentare è ancora possibile. In Spagna, infatti, negli ultimi giorni è cresciuto notevolmente il dissenso nei confronti delle politiche di contrasto all’epidemia di Coronavirus messe in atto dal governo. Eppure Pedro Sanchez ritiene che sia fondamentale portare avanti il processo di riapertura e allentamento delle misure restrittive imposte alla popolazione e alle attività produttive e commerciali senza creare caos all’interno delle istituzioni, che più che mai devono essere compatte nel fronteggiare l’acutizzarsi della diffusione del virus. Adesso spetterà al Congresso dei Deputati votare a favore o contro la proroga proposta dalla maggioranza di governo.