Coronavirus, Nas: via libera alla distribuzione di 7 tonnellate di dispositivi

I carabinieri del Nas hanno dato il nulla osta per immettere nei canali distributivi 7 tonnellate di dispositivi medici in ospedali e strutture sanitarie.

Coronavirus, Nas- via libera alla distribuzione di 7 tonnellate di dispositivi - meteoweek.com
Coronavirus, Nas- via libera alla distribuzione di 7 tonnellate di dispositivi – meteoweek.com

I carabinieri del Nas, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell’Arma, e dall’Usmaf, l’Ufficio di Sanità marittima aerea e di frontiera, di Bologna hanno dato il via libera alla distribuzione in ospedali e strutture sanitarie di 7 tonnellate di dispositivi medici per per il personale sanitario. Dopo le verifiche congiunte svolte dai militari dell’Arma, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, l’ingente quantità di camici a uso sanitario sono state sdoganate dalle aree cargo degli aeroporti di Bologna e di Rimini- San Marino e saranno immessi nei canali distributivi e commerciali del nostro Paese.

I riscontri effettuati rientrano nelle operazioni dei carabinieri dei Nas per far fronte a potenziali illeciti relativi all’importazione o alla messa in commercio di materiali a uso sanitario non idonei e privi dei necessari certificati, come si evince da una nota del Comando Antisofisticazione dell’Arma di Bologna: “riscontri finalizzati al rilascio del nulla osta sanitario a favore di oltre 7 tonnellate di dispositivi medici (camici a uso sanitario), provvedimento vincolante  per la successiva immissione nei canali commerciali e distributivi. Nell’ambito delle iniziative predisposte dai carabinieri dei Nas per fronteggiare potenziali illeciti durante l’attuale emergenza sanitaria Coronavirus, una particolare attenzione è stata dedicata ai controlli sulla regolarità delle attività distributive di dispositivi medici e di destinazione d’uso sanitario. Le ispezioni svolte dai carabinieri del Nas bolognese e dal personale dell’Usmaf, che fa capo al ministero della Salute, hanno interessato anche i flussi commerciali di importazione al fine di intercettare articoli e presidi medici introdotti irregolarmente sul territorio nazionale e privi delle caratteristiche di sicurezza, svolgendo nel contempo anche un’attività di validazione dell’idoneità dei prodotti transitanti nelle aree di scambio internazionale”.

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