A Parma il virus circolava da tempo? Il campione naso-faringeo del neonato è pervenuto al laboratorio il 26 febbraio e avalla l’ipotesi
Primo caso di isolamento da un neonato di sette settimane del SarsCov-2. Ma fattore ancora più importante: il campione naso-faringeo del piccolo, ricoverato, è pervenuto al laboratorio il 26 febbraio. Una data che assume un significato particolare. “Ciò dimostra che la circolazione del nuovo virus nella popolazione pediatrica avveniva già prima dell’epidemia riconosciuta in città. E supporta – è specificato – l’ipotesi che nei bambini la circolazione del virus è spesso misconosciuta”. L’isolamento è stato effettuato all’Università di Parma ed è stato pubblicato correlato di dati su ‘International journal of infectious diseases’.
Secondo quanto si legge nello studio – riportato da Leggo – il neonato è stato portato al reparto di Neonatologia dell’Ospedale Universitario di Parma (Italia) nella notte del 25 febbraio 2020 con febbre a 38°C e vomito. Al ricovero in ospedale, ha mostrato solo una lieve leucopenia, febbre a 37,5°C, iperemia faringea e infiammazione del tratto respiratorio superiore e nessun segno e sintomo di polmonite, con normali marker di infiammazione sierica. Sulla base di questo quadro clinico, è stata postulata un’infezione del tratto respiratorio superiore che ha reso superflue le radiografie.
Al netto della situazione, non sono stati formulati sospetti e fattori di rischio specifici per l’infezione da SARS-CoV-2, poiché il virus non era ancora diffuso nella provincia di Parma. Al fine di valutare la presenza di batteri e/o virus respiratori, alle unità di microbiologia e virologia sono stati inviati un aspirato rinofaringeo, un tampone nasale e un tampone faringeo.
Il bambino è stato dimesso dall’ospedale in buone condizioni il 28 febbraio 2020 ed è rimasto in buona salute nelle settimane successive. I tamponi sono stati eseguiti per due giorni consecutivi dal Servizio Pubblico due settimane dopo la sua dimissione dall’ospedale. Il referto parla chiaro: entrambi sono risultati negativi per l’RNA SARS-CoV-2.
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Restano da chiarire le origini del contagio
L’origine dell’infezione del bambino non è stata ancora chiarita, poichè nel periodo precedente al ricovero in ospedale i genitori erano sani. Un unico segnale è stato palesato dalla madre, che aveva dichiarato di non riuscire ad allattare per un leggero malessere. Non sono mai stati testati per SARS-CoV-2 perché sono risultati sani fino al 17 marzo 2020. Tuttavia, dopo che il bambino è stato dimesso, sono rimasti a casa in isolamento, insieme al bambino.