Trapani, uomo non ottiene casa popolare e incendia auto del sindaco

Gibellina, provincia di Trapani, arrestato Antonio Bivona: l’uomo non ha ottenuto la casa popolare e ha deciso di incendiare l’auto del sindaco. Il rogo è avvenuto un mese fa, oggi ne è stato identificato l’autore.

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(Da Pixabay)

Antonio Bivona, 42 anni, sarebbe al centro della vicenda avvenuta a Gibellina, Trapani. L’uomo avrebbe dato fuoco all’auto del sindaco per vendicarsi: non aveva ottenuto una casa popolare. Bivona è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Castelvetrano. L’arresto rappresenta la fase conclusiva di una vera e propria indagine diretta dalla Procura di Sciacca. L’illecito, infatti, avrebbe avuto luogo più di un mese fa, il 4 aprile scorso. Quel giorno, la Nissan Qashqai del sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, è stata bruciata all’interno del cortile della sua abitazione, ma il colpevole dell’illecito non era stato identificato. Le fiamme dell’incendio doloso si sarebbero poi sparse fino a coinvolgere anche l’auto della moglie del sindaco. Ora arriva la ricostruzione degli inquirenti: un uomo di nome Antonio Bivona avrebbe dato fuoco all’auto del sindaco per vendicarsi.

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A tradire l’uomo sarebbero state le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in paese. Le registrazioni hanno infatti permesso di individuare l’auto di Bivona a fari spenti il 4 aprile, compatibilmente con l’orario del fatto, nei pressi della casa del sindaco. Questo primo indizio avrebbe insospettito gli autori delle indagini che, seguendo la pista, sono arrivati fino a Bivona, al movente, e alla sua presunta colpevolezza.

L’uomo avrebbe ritenuto il primo cittadino responsabile della mancata attribuzione di una casa popolare. Bivona si trova ora presso la Casa Circondariale di Sciacca, in regime di custodia cautelare. Le accuse? Tentata estorsione e incendio aggravati.

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Stando a quanto riportato da La Stampa, si tratta di una conclusione a lieto fine, per quanto possibile, per la comunità di Gibellina. Il paese aveva subito compreso la natura dolosa dell’incendio, commesso in un periodo in cui il comune stava mettendo in atto una campagna per ritagliarsi un posto nel turismo in qualità di città d’arte. Infatti Gibellina era diventata famosa nel circondario proprio grazie a iniziative artistiche promosse da Ludovico Corrado, ex sindaco del paese. Così, al momento del rogo doloso, la comunità si è subito allarmata, pensando a un atto intimidatorio per controllare i fondi pubblici. Per questo giunge doppiamente gradita la notizia della conclusione delle indagini.

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