Scuola, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina firma il decreto che consente la stabilizzazione di 4.500 professori. L’assunzione sarà fatta sui posti che si sono liberati lo scorso anno dopo i pensionamenti previsti da Quota 100.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina firma il decreto ministeriale e dà inizio al processo di assunzione di 4.500 professori precari sui posti liberatisi lo scorso anno a seguito dei pensionamenti introdotti da Quota 100. Così la ministra dell’Istruzione commenta la firma del decreto sulla stabilizzazione dei precari: “Si chiude finalmente un percorso cominciato in autunno durante l’approvazione in Parlamento del decreto scuola”. Poi rivendica la manovra come una vittoria da lei stessa perseguita con ostinazione: “Una battaglia che ho personalmente condotto per rendere giustizia a tutti quegli insegnanti che avevano diritto ad ottenere quei posti, ma non li hanno avuti perché non sono stati resi disponibili per le assunzioni del 2019”. Questi 4.500 professori, viene poi specificato, saranno assunti dalle graduatorie a esaurimento e da quelle dei vecchi concorsi ancora vigenti.
Inoltre, il ministero dell’Istruzione non intende fermarsi qui, ben consapevole, stando alle parole della ministra, del lungo percorso necessario verso la stabilizzazione dei molti ancora tagliati fuori. “È una buona notizia per la scuola e per tanti insegnanti precari che ora vengono finalmente stabilizzati. Avevamo 6.500 posti a disposizione, abbiamo potuto assegnarne solo 4.500 perché non c’erano abbastanza profili da assumere dalle graduatorie in corso di validità. Un dato che dimostra che abbiamo bisogno di fare nuovi concorsi per avere nuove graduatorie da cui attingere, soprattutto nella scuola secondaria”.
Nel frattempo il decreto Rilancio ha stanziato circa 3 miliardi per sostenere la scuola e rilanciare l’intero sistema dell’istruzione. Lo scopo sarebbe cercare di tamponare gli ingenti danni economici causati dal coronavirus a discapito di famiglie, studenti, istituzioni e atenei. La somma verrà suddivisa in maniera equa: sono previsti 1,45 miliardi per la scuola e 1,4 per l’università. Come riportato da Tgcom24, tra le misure più importanti, oltre a fondi per la messa a norma, sarebbero in programma anche nuove assunzioni di docenti. Si pensa, infatti, a un incremento delle cattedre di circa 62mila posti, cattedre bandite ufficialmente attraverso l’avvio dei tre concorsi: ordinario, straordinario e straordinario per la stabilizzazione di precari. A questi, ora, si aggiungono circa altri 16mila posti: 8mila per il concorso straordinario (arrivando così a 32mila) e 8mila alle selezioni ordinarie. Il tutto andrebbe a formare un totale di 80mila docenti di ruolo.
In aggiunta a queste misure di stabilizzazione, sarebbero previste anche nuovi aiuti per le università. Sarà disponibile, per i dottorandi di ricerca titolari di borse di studio e all’ultimo anno di dottorato, presentare una richiesta di proroga dell’assegno di massimo due mesi. Per coprire le spese di questa misura sono stati stanziati 15 milioni di euro. Chi, invece, è titolare di assegno di ricerca avrà la possibilità di prolungarne la durata. La proroga coprirà il tempo necessario al completamento del progetto, ma solo se il lavoro ha effettivamente subito un rallentamento a causa dell’emergenza coronavirus. Per concludere, è prevista anche l’assunzione di 3.333 nuovi ricercatori, per raggiungere a inizio 2021 circa 5mila unità in tutto.
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