Il Primario Massimo Galli indignato per i tamponi a pagamento

Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, parla del distanziamento sociale dei tamponi e dei test sierologici a pagamento.

Massimo Galli infettivologo contro la sanità italiana

L’infettivologo Massimo Galli questa mattina alla trasmissione di Raitre ‘Agorà’ ha esposto il suo punto di vista riguardo l’importanza dei tamponi e dei test sierologici. Galli ha parlato del distanziamento sociale, una protezione non adeguata in determinati contesti. Un metro di distanza con un soggetto malato in un ambiente chiuso, sarebbe comunque dannoso. Se il soggetto in questione dovesse manifestare tosse e raffreddore si sarebbe comunque esposti ad un grosso rischio. Il Primario ha parlato anche dell’importanza dei tamponi: se fossero stati fatti con tempestività agli esordi del virus oggi rappresenterebbero  il presidio fondamentale per evitare l’ulteriore espansione dell’infezione, dice.

Tamponi e test sierologici a pagamento

È importante per Massimo Galli lavorare alla radice del problema per poter identificare le persone che hanno ancora l’infezione. C’è bisogno di risposte e bisognerebbe fornirle senza far pagare i cittadini. Molti cittadini si stanno rivolgendo agli ambulatori privati per poter fare il test sierologico – del costo di 63 euro – che il servizio sanitario nazionale non ha fornito.  Il Dottor Galli è costernato e non ne fa mistero, definisce questa situazione come una debacle dell’organizzazione della sanità, soprattutto vista la gravità della situazione.

Galli trova inconcepibile che una necessità primaria come effettuare il test sierologico sia a pagamento, perchè test sono il sistema fondamentale per ridurre l’ulteriore diffusione dell’epidemia. Attualmente, secondo Galli, risulta complesso capire quali attività far ripartire. E’ consapevole, dice, che vi sono alcune imprese, come la ristorazione o il commercio al dettaglio, che mal si conciliano con le regole del distanziamento sociale e con l’utilizzo della mascherina. L’auspicio del primario è che tutti questi sacrifici non vengano vanificati dalla disattenzione o dall’incoscienza di quelle persone che, nonostante i morti, hanno ripreso la vita di tutti i i giorni come se niente fosse accaduto.

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