Grande Fratello Vip catering | Maxi sequestro e un arresto a Roma

Uno scandalo che travolge una catena di ristorazione di Roma, dove il Grande Fratello Vip usufruiva del servizio catering.

Ingresso del Grande Fratello Vip – meteoweek

All’oscuro della vicenda, la produzione del Grande Fratello Vip usufruiva del servizio catering di una catena di ristorazione di Roma travolta da un presunto scandalo di riciclaggio. La Guardia di Finanza a termine di una complessa operazione, ha sequestrato quattro bar.

Maxi sequestro e un arresto: Grande Fratello Vip usufruisce del servizio catering

Grande Fratello Vip – meteoweek

Indirettamente viene coinvolto anche il Grande Fratello Vip che ha usufruito del servizio catering di alcuni bar della Capitale che sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza.

L’ultima azione, coordinata dalla Dda di Roma, rientra nell’operazione Babylonia che nel 2017 ha portato all’arresto di Gaetano Vitagliano, poi condannato nel 2018 a 11 anni e 6 mesi reclusione con una confisca di beni per 9 milioni di euro.

Gli investigatori stanno lavorando sulla possibilità che Gianfranco Vitagliano possa essere a capo di un’associazione vicina ai clan camorristici dedita al riciclaggio di denaro.

Presunte attività illegali legate a bar e ristoranti che rifornivano il Grande Fratello Vip

Casa del GF Vip – meteoweek

Il Grande Fratello Vip usufruiva del servizio catering delle quattro attività di ristorazione del Katanè di Roma, oggi sequestrate dalla Guardia di Finanza.

L’inchiesta coordinata dal Tribunale di Roma, e in collaborazione con le Fiamme Gialle, è partita dall’operazione di tre anni fa in cui furono sequestrati i bar siciliani dal marchio ‘Mizzica’.

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Secondo l’inchiesta, alcuni bar romani con il marchio Katanè hanno delle connessioni con i bar siciliani Mizzica: dalle indagini è emerso che nella catena Katanè erano presenti ex dipendenti dei bar Mizzica , così come c’erano gli stessi fornitori, tra i quali alcuni familiari di Gianfranco Vitagliano.

Per tale motivo gli investigatori hanno ipotizzato che anche i bar Katanè siano state gestite con soldi ricavati dalle attività illecite.

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