Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è intervenuto a Radio 24 e ha esortato il premier a rafforzare il sistema e a rivedere la compagine ministeriale.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è intervenuto a Radio 24 per parlare del governo, delle azioni che sta svolgendo e della collaborazione tra tecnici e politici che è stata messa in atto in questo periodo e ha dichiarato: “se dovessi dare un consiglio al premier Giuseppe Conte, posto che oggi non vedo alternative a questo governo, è che deve rafforzare il suo sistema. La collaborazione tra tecnici e politici funziona per un breve periodo. Non voglio apparire irrispettoso ma non è che la compagine ministeriale non possa essere rivista“.
Durante la trasmissione 24 Mattino, condotta da Simone Spetia, il sindaco Sala ha aggiunto, riguardo all’attività del governo: “non lo chiamerei tanto un rimpasto ma dico a Conte di fare una riflessione se quando il vento sarà forte e le difficoltà saranno grandi non avrà bisogno di avere davvero i migliori italiani al suo fianco“. Infine Beppe Sala ha dichiarato che l’azione del governo è valida, che il presidente del Consiglio dei Ministri Conte è stato all’altezza del suo compito ma resta molto preoccupato per le sorti dell’Italia, soprattutto da un punto di vista economico e finanziario, nel prossimo futuro, a partire dall’autunno. “C’è dibattito e ci sono polemiche e il nostro governo sta cercando di fare quello che può. Al momento secondo me è valida l’azione di governo e anche Conte per quello che ci aspettavamo e per l’esperienza che ha dovuto maturare in fretta non si è mosso male. La mia preoccupazione è per quello che succederà più avanti, in particolare segnalo che il mese critico per l’Italia sarà ottobre, perché entreremo nell’autunno caldo. E’ il momento in cui è possibile che le agenzie di rating facciano un downgrade del Paese, esploda spread, il momento difficilissimo per l’Italia sarà quello“, ha aggiunto il sindaco Beppe Sala.
Infine Sala ha parlato della situazione debitoria dei Comuni italiani e della necessità di modificare alcune regole per fronteggiare al meglio la crisi economica causata dall’epidemia di Coronavirus e ha concluso: “Milano è una città che potrebbe tranquillamente indebitarsi per far fronte alle necessità dei suoi cittadini ma le regole non lo permettono e le regole, a mio avviso, vanno cambiate. Io non voglio toccare un servizio che sia uno perché abbiamo vincoli di bilancio. Abbiamo un debito che prima della pandemia addirittura lo avevo ridotto del 10%. Un Comune come Milano ha 3,3 miliardi di debito ma ha un patrimonio che vale anche di più, però le regole permettono alle amministrazioni di prendere debito per fare investimenti e non per la spesa corrente. Io non voglio tagliare la spesa corrente, i servizi di chi è in difficoltà, è giusto per i milanesi, perché se Milano era diventata quello che era la riconoscenza va ai cittadini“.
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