Fase 2, ristoranti e parrucchieri “schedano” i clienti

Per la fase 2, i ristoranti e i parrucchieri dovranno registare i dati dei propri clienti e mantenere il registro per almeno 15 giorni

(Photo by THIERRY ROGE / various sources / AFP) / Belgium OUT (Photo by THIERRY ROGE/Belga/AFP via Getty Images)

E’ iniziata oggi la fase 2 e tra le novità del nuovo decreto, appare l’obbligo di schedare i clienti per 30 giorni. Con l’inizio della libera circolazione che permette di muoversi senza autocertificazione e rivedere gli amici, viene introdotto il monitoraggio della popolazione. Per evitare la nascita di nuovi focolai, i clienti di ristoranti e parrucchieri saranno tracciati.

Tutti coloro che si presenteranno nei saloni di bellezza anche per una semplice piega, dovranno fornire le proprie generalità. I dati saranno raccolti in un registro che il titolare dovrà mantenere per almeno 15 giorni. Ciò avviene perché in caso di contagio da Covid19, sarà compito del parrucchiere o ristoratore contattare tutti coloro che potrebbero essere stati a contatto con il contagiato. Per i parrucchieri è obbligatorio il camice monouso e cambiare la divisa ogni fine turno.

A preoccupare la questione è la gestione della privacy. Secondo la legge, è possibile raccogliere i dati dei propri clienti. Le norme europee obbligano chi si occupa della raccolta dati di non divulgarli e tenerli nel massimo riservo. E’possibile quindi rifiutarsi di fornire le proprie generalità, ma per la propria sicurezza è consigliabile accettare di fornire i dati. Qualora i gestori dovessero vendere a terzi le informazioni fornite dalla clientela, rischierebbero sanzioni severe e multe salate.

Regione Lazio

Come per tutte le altre regole della fase 2, anche per il tracciamento dei dati ogni Regione prenderà le proprie decisioni. Nel caso della Regione Lazio, i parrucchieri e i ristoranti lavoreranno solo su prenotazione e manterranno il registro dei dati per 30 giorni. Al momento della prenotazione, il gestore informerà il cliente circa le misure di igiene prima di recarsi al locale. Nel caso in cui fosse presente un minore o un disabile, sarà consentito l’ingresso ad un accompagnatore. I conviventi, al ristorante, potranno stare ad una distanza inferiore da quella indicata per gli altri clienti. Infine se possibile, si devono consegnare all’entrata dei sacchetti dove poter riporre gli effetti personali (borse, occhiali, ecc.).

 

Isabella Bellitto

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