Coronavirus, furia Sileri: “Il Cts mi nasconde i documenti”

Il viceministro della Salute denuncia il comportamento del Comitato tecnico scientifico. “Non mi danno i verbali, alcuni casi li scopro al telegiornale”, esclama Sileri.

Esplode all’improvviso la rabbia di Pierpaolo Sileri. Il sottosegretario al ministero della Salute si è scagliato contro il Comitato Tecnico Scientifico. Secondo il vice-ministro, infatti, i vertici del Cts non starebbero avendo un comportamento cristallino nella gestione e nella diffusione dei dati sul contagio da Coronavirus. E in particolare sarebbe lo stesso Sileri a non avere a completa disposizione i dati ottenuti e poi diffusi proprio dal Comitato attraverso la Protezione Civile. E così, la rabbia del vice-ministro è esplosa ed è contenuta in un’intervista, rilasciata per il quotidiano La Verità.

“C’è una cosa che mi lascia un po’ perplesso – ha dichiarato Sileri, ribadendo il concetto anche durante la trasmissione “Non è l’Arena” – . In questi due mesi non ho ricevuto una singola mail dalla direzione generale del Comitato Tecnico Scientifico, che non trattasse di Covid. Per questo motivo ho pensato che c’è qualcosa che non va”. Dunque, dal punto di vista del sottosegretario alla Salute, c’è un errore di fondo nella gestione anche dei compiti del ministero. Anche perchè la denuncia di Sileri parte dal fatto che “si è scambiato il ministero della Salute per il ministero anti-Covid”.

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Il vice-ministro ha proseguito poi nella sua invettiva contro il Comitato Tecnico Scientifico. E proprio il contenuto delle mail sopra citate da Sileri continua a farlo discutere e irritare. “Non è normale che negli ultimi due mesi mi siano arrivate solo mail con alcuni dettagli sul Covid. A dire il vero erano pochissime informazioni, si contano su una mano. Ci sono dodici gestioni generali della direzione, io non le ho viste”. L’attacco del sottosegretario è poi tornato all’indirizzo del segretario del ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, che a suo parere è sparito dalla circolazione.

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E la rabbia di Sileri esplode in maniera definitiva quando si parla dei due cinesi ricoverati a Roma, ovvero i primi due casi di Coronavirus trasferiti allo Spallanzani. “L’ho saputo dal telegiornale. Sono tornato a casa e mia moglie mi ha parlato di questi due cinesi infettati a Roma. Si è anche arrabbiata perchè non le ho detto nulla nonostante il compito che svolgo. Questa non è una cosa normale – prosegue il vice-ministro – . Oggi non è ancora normale che sul tavolo del vice-ministro le informazioni non arrivino, ma devo alzi inseguirle. Basta inviare una mail: vuol dire che non è stato fatto nulla, oppure non mi sono state inviate”.