Le associazioni dei consumatori consigliano un vademecum da tener presente durante gli acquisti, un decalogo per gestire al meglio l’aumento dei prezzi dovuto all’emergenza coronavirus. L’Antitrust ha avviato un’indagine preistuttoria chiedendo informazioni aggiuntive a diversi operatori della grande distribuzione.
Ai tempi del coronavirus, la vita rischia di diventare più cara. Arriva allora il vademecum per gli acquisti, una sorta di decalogo per evitare di cadere nella trappola del caro-prezzo dovuto all’emergenza sanitaria e finanziaria. Secondo quanto riportato dal sito del Codacons, infatti, ogni famiglia rischierà di pagare circa 536 euro in più all’anno a causa dell’aumento di prezzi e tariffe applicati alla riapertura delle attività. Questo perché i gestori di attività e locali saranno probabilmente spinti a cercare di recuperare gli ingenti indotti persi durante il lockdown. A questo si aggiungeranno i costi della sanificazione e della messa in sicurezza dei locali. Secondo l’associazione sarà “una vera e propria bomba sociale ed economica che potrebbe essere scaricata sui consumatori finali, attraverso un incremento generalizzato di prezzi e tariffe volto a recuperare sia i maggiori costi a carico degli esercenti, sia i minori guadagni”.
A confermare la criticità evidenziata è anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha registrato un aumento dei prezzi già in questi due mesi di lockdown. L’Autorità ha avviato un’indagine preistruttoria con lo scopo di inviare richieste di informazioni a numerosi operatori della grande distribuzione. La missione sarebbe acquisire nuovi dati sull’andamento dei prezzi di vendita al dettaglio e dei prezzi di acquisto all’ingrosso per quanto riguarda generi alimentari di prima necessità, disinfettanti e quanti. Coinvolti nell’indagine sono circa 3.800 punti vendita, in particolar modo in centro Italia e sud Italia. Il numero dei punti vendita oggetto di studio è pari a circa l’85% del totale censito da Nielsen nelle province di interesse.
Allora le associazioni dei consumatori hanno provveduto a proporre una lista di dieci buone regole per cercare di gestire al meglio le spese. Si va dai consigli più banali a accorgimenti difficilmente individuabili: dal confrontare i prezzi al litro o al chilo all’acquisto di quantità limitate di prodotto, per evitare sprechi.
A questo punto, le associazioni di consumatori si sono organizzate per consigliare delle linee guida alle famiglie. A presentare un decalogo sono stati innanzitutto Altroconsumo, Codacons e Coldiretti. Il decalogo di Altroconsumo prevede una serie di norme di facile intuizione unite ad altre piccole accortezze di difficile individuazione, se non consigliate.
La linea del Codacons sembra più o meno simile a quella appena proposta da Altroconsumo. Occhio al confronto tra i prodotti, al confronto del prezzo al chilo, occhio agli sprechi ed evitare prodotti di stagione. Oltre a questi accorgimenti base, il Codacons consiglia anche di non recarsi al supermercato affamati. Meglio fare compere a stomaco pieno, per evitare scelte d’acquisto dettate unicamente dalla gola. E per quanto riguarda guanti e mascherine, l’associazione consiglia: meglio se acquistati in grandi quantità. Maggiore è il numero delle unità comprate, minore sarà il prezzo per singolo prodotto. Per questo, se al supermercato questi prodotti presentano un prezzo eccessivo, meglio ricorrere all’acquisto su internet, confrontando prezzi e leggendo recensioni.
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