Giovanni Amistadi, escursionista e maestro elementare, muore dopo una rovinosa caduta in un canalone nei pressi della malga Giuggia, a Sella Giudicarie (in Trentino).
Nella giornata di ieri, il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato in un canalone, circa 150 metri sotto il sentiero nei pressi di malga Giuggia, nel Comune di Sella Giudicarie, in Trentino. Come si apprende dagli ultimi aggiornamenti, si tratta di Giovanni Amistadi, 57enne escursionista originario di Roncone. L’uomo era un maestro elementare molto conosciuto, e ricopriva anche il ruolo di coordinatore della scuola primaria di Roncone, nel quadro dell’istituto comprensivo di Tione.
L’allarme della scomparsa dell’uomo era stato lanciato dai famigliari della vittima che, non vedendolo rincasare, avevano deciso di allertare i soccorsi. Secondo quanto viene riportato dalle fonti locali, infatti, il 57enne era uscito di casa nella mattinata di domenica 17 maggio, per recarsi nella zona di malga Giuggia, all’interno dei confini del comune di Sella Giudicarie.
Giovanni Amistadi, però, non è mai rincasato da quella sua escursione: la famiglia lo attendeva per l’ora di pranzo e, in preda alla preoccupazione al suo mancato rientro, ha deciso di lanciare immediatamente l’allarme alle autorità, chiamando il 112.
La macchina delle ricerche è stata attivata verso le ore 15:30. In tutto, sono stati circa una quindicina di operatori del soccorso alpino, vigili del fuoco e guardia di finanza, ad essersi messi sulle tracce del 57enne dato per disperso. In particolare, le manovre di ricerca si sono concentrate soprattutto in quelli che sono i sentieri attorno alla malga, la stessa zona dove era stata rinvenuta l’auto dell’uomo, parcheggiata lungo la strada.
La drammatica scoperta si è però verificata intorno le ore 16:30, sempre della giornata di ieri. Nonostante i tempestivi soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: pare che il 57enne, infatti, sia morto sul colpo a seguito della brutta caduta. Dopo aver raggiunto il corpo di Amistadi, finito in un canalone a circa 150 metri sotto il sentiero vicino malga Giuggia, la salma è stata dapprima imbarellata, poi calata per circa 250 metri con una corda fissa, così da poter raggiungere la strada sottostante. Poi, il trasferimento alla camera mortuaria dell’ospedale di Tione, una volta ottenuto il nullaosta delle autorità.
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