Una emittente giapponese ha simulato cosa potrebbe accadere se una persona positiva al Coronavirus fosse presente in un ristorante. La simulazione avviene in un buffet, al momento vietato in Italia.
Questi giorni sono a dir poco cruciali per il nostro Paese, in una nuova fase della gestione del Coronavirus. Potranno infatti riaprire diversi esercizi commerciali, come i negozi con vendita al dettaglio ma anche bar, ristoranti e parrucchieri. Ma dal Giappone arrivano immagini – che per fortuna rientrano nell’ambito di una simulazione – che dimostrano che la diffusione del Coronavirus è ancora possibile. Come detto, si tratta di un video dimostrativo e non di un nuovo caso di contagio, ma fa riflettere ciò che viene mostrato nelle immagini. Anche perchè si tratta di un video girato in un ristorante.
Questo esperimento è stato reso noto dall’emittente televisiva giapponese NHK. Un video breve, di appena 32 secondi, in cui si riassumono gli step che possono consentire al Coronavirus di diffondersi in maniera rapida e insospettabile all’interno di un ristorante. Ovviamente, una diffusione di questo tipo è possibile solo nel caso in cui tra i commensali ce ne fosse uno positivo al Covid-19. E a far tirare un sospiro di sollievo è il fatto che le immagini mostrano alcuni passaggi che si vedono di consueto nei buffet, che per il momento nel nostro Paese non sono ancora consentiti.
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Ma passiamo al contenuto del video, prodotto da NHK con la consulenza di alcuni esperti. Uno dei commensali, che interpreta la parte della persona positiva al Coronavirus, si vede spruzzare sulle mani una vernice fluorescente che rappresenta il virus. Dopodichè inizia il buffet, al quale prende parte anche il contagiato, il quale tocca con le proprie mani piatti, posate e altri oggetti. Per consentire anche agli altri protagonisti del video di rendersi conto della situazione, sono stati forniti degli occhiali che consentono di vedere anche al buio.
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Anche perchè ad un certo punto della scena, le luci del ristorante vengono spente per consentire alle persone presenti di vedere i segni lasciati dalla vernice sulle mani del commensale positivo. E ci si è resi conto di quanti fossero gli oggetti sul quale si era depositata la vernice, che rappresentava il Coronavirus. Tutti oggetti che potevano essere toccati dagli altri commensali e dunque fare da agente di trasmissione del virus. Un caso da tenere in seria considerazione, che è partito dai casi di contagio avvenuti sulle navi da crociera, in particolare al largo delle coste giapponesi.
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