Caso Fca: Bettini (Pd) si schiera con Calenda e Orlando

Il membro della direzione nazionale del Pd sul prestito miliardario chiesto da Fca. “Se dici che FCA, quando chiede un prestito, dovrebbe riportare la sua sede in Italia, sei un odiatore seriale”.

bettini fca

Si continua a fare un gran parlare di quello che è stato ormai ribattezzato come caso Fca. La società che fa capo alla famiglia Elkann ha infatti richiesto allo Stato un prestito da oltre sei miliardi di euro. Una richiesta che ha fatto storcere il naso a molti, specialmente se consideriamo il fatto che la società ha sede legale in Olanda. Ma Goffredo Bettini fa capire che non è il caso di mettersi a fare polemica per il prestito richiesto da Fca. Il membro della direzione nazionale del Partito Democratico, con un passato da eurodeputato per il partito, ha scritto a riguardo un lungo post su Facebook.

In questo post si legge che la posizione di Bettini sposa quella espressa sia da Andrea Orlando che da Carlo Calenda. Il tutto nonostante le parole di Orlando sul caso Fca abbiano fatto scatenare ulteriori polemiche. “Al di là dei sofismi, ha ragione Andrea Orlando – dice Bettini – . E ha ragione Carlo Calenda. Difendono entrambi il buonsenso, l’evidenza e, direi, un autentico spirito liberale. Che non prevede fare alternativamente gli ultrastatalisti e gli ultraliberisti e conservatori a seconda dei propri interessi e della difesa dei propri dividendi”.

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Andrea Orlando ha scatenato non poche polemiche – meteoweek.com

Dunque Bettini si schiera dalla parte di due persone a lui molto note in ambito politico. Anche perchè, secondo lui, i partiti democratici e di centro-sinistra avrebbero dovuto assumere ben altre posizioni dopo la pandemia che ci ha colpito. “La tragedia che abbiamo vissuto con il coronavirus, e che ancora non è finita – prosegue Bettini – , dovrebbe essere (molto di più di quanto sia avvenuto) l’occasione per la sinistra di far valere le proprie ragioni circa un nuovo sviluppo, qualitativamente migliore. Invece no. Si tenta di far arretrare ulteriormente il dibattito pubblico”.

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“Se chiedi – prosegue il dem – una finalizzazione positiva per la comunità rispetto ai sostegni che lo Stato concede, sei un ‘sovietista’. Se richiami la dimensione morale della politica, vuoi lo ‘stato etico’. Se invochi un capitalismo più umano, reso migliore dall’azione dei riformisti, sei un esaltato rivoluzionario. Se parli di utopia, predichi fumisterie pericolose. Se dici che FCA, quando chiede un prestito garantito dallo Stato dovrebbe riportare la sua sede in Italia, sei un odiatore seriale. Come quelli che hanno perseguitato Silvia Romano o Liliana Segre. Sei la causa fondamentale della melma italiana. E invece no”.

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