Tra gli attori più apprezzati e conosciuti del mondo dello spettacolo nostrano, Massimo Boldi ha pubblicato un tweet attraverso il quale ha deciso di scagliarsi contro il governo.
Sono tanti i personaggi famosi che nel corso delle ultime settimane hanno deciso di esprimere il proprio parere in merito al momento difficile che tutti quanti ci troviamo a vivere in seguito all’emergenza coronavirus. Tra questi proprio Massimo Boldi (scopri la sua carriera) che con un tweet ha scritto: “Sono convinto che questo governo deve andare a casa il più presto possibile per limitare i danni psicologicamente causati all’umanità”.
Un post che in poco tempo è diventato virale ottenendo tantissimi mi piace e condivisioni. Parole che non sono passate di certo inosservate, quelle dell’attore, che hanno finito per dividere l’opinione pubblica. Guardando il profilo Twitter di Massimo Boldi, comunque, è possibile notare come in realtà non sia la prima volta che l’attore manifesta il proprio dissenso verso alcune decisioni del governo in merito alle soluzioni proposte per ripartire dopo il lockdown.
Ad esempio commentando le parole del viceministro della Sanità, Pierpaolo Sileri, a Mattino Cinque, Boldi ha commentato: “Questa decisione è una follia contro la costituzione”. Sileri, ricordiamo, aveva dichiarato: “Potrebbe essere pensata una riapertura tra regioni vicine, ma dobbiamo osservare i dati dell’epidemia”. Ma non solo, qualche settimana fa, sempre su Twitter, Massimo Boldi aveva tuonato: “Incredibile, tutto quello che è accaduto e sta accadendo in Italia è capitato proprio sotto questo debolissimo Governo costruito con i voti del gratta e vinci. D’altra parte loro fanno quello che possono, praticamente nulla”.
D’altronde Massimo Boldi non è il primo artista ad esprimere il proprio malcontento nei confronti del governo. In molti, ad esempio, non hanno apprezzato le parole del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che durante la conferenza stampa del Decreto Rilancio ha parlato di “artisti che ci fanno tanto ridere e appassionare“.
Se tutto questo non bastasse, sono molti i cantanti alla ricerca di risposte dall’inizio del lockdown su quale sarà ad esempio il futuro dei concerti in programma per l’estate. A destar preoccupazione sono soprattutto i lavoratori dell’indotto, ovvero i tanti operai e tecnici che lavorano nel dietro le quinte per permettere la realizzazione dei vari eventi.
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