Francesco Boccia: “Le regioni si prenderanno più responsabilità”

Il ministro per gli affari regionali si prepara per la grande riapertura in programma domani. “Il Decreto Rilancio poteva arrivare prima, ma ora dobbiamo pensare al futuro”, dichiara Francesco Boccia.

francesco boccia nuova

Francesco Boccia prende la parola, a poche ore dall’inizio di una nuova ripartenza per il nostro Paese. Da domani le regioni potranno decidere se riaprire alcune attività, come locali, negozi con vendita al dettaglio e parrucchieri. Il ministro per gli Affari Regionali, in un’intervista per Il Fatto Quotidiano, ha fatto capire che ora servirà massima trasparenza e responsabilità: “Inizia questa `nuova normalità’ in cui dovremo convivere col virus. Ora ci sarà maggiore autonomia e più responsabilità per le Regioni: più i contagi vanno giù più possono aprire, più vanno su e più dovranno chiudere. Sarà tutto trasparente e anche le responsabilità”.

Dunque Francesco Boccia chiede un comportamento lineare e responsabile alle regioni. Ma non solo per quanto riguarda la riapertura: “Ci sono ancora troppi ritardi sull’invio dei dati, e i posti letto in terapia intensiva sono tornati a calare. Il decreto Rilancio poteva arrivare prima, ora serve una visione del futuro: per me è semplificare tutto saranno chiare”. E il ministro rincara la dose: “Quando invito tutti a essere precisi e puntuali sui dati non lo faccio per fare il primo della classe, ma perché la situazione da lunedì è molto delicata”.

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“Adesso si riapre e si controllano i dati ogni giorno – prosegue il ministro Boccia – . Se superiamo i livelli di guardia i presidenti saranno obbligati a chiudere e, se non lo fanno, dovremo farlo noi. Se invece, come speriamo, la situazione migliora, allora si apre ulteriormente”. Francesco Boccia spiega anche come il Governo monitorerà la situazione: “Ad esempio se i posti in terapia intensiva calano, se c’è assistenza territoriale, il tracciamento dei contatti, eccetera. Il monitoraggio ogni settimana sarà il termometro che ogni cittadino avrà per misurare il contagio nel suo territorio”.

Francesco Boccia – meteoweek.com

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Francesco Boccia smentisce anche il fatto che siano state le Regioni a “imporre” le linee guida per la riapertura. Si è trattato, secondo il ministro, di un punto d’incontro: “Abbiamo lavorato confrontandoci e mediando con le Regioni e rivendico il metodo. L’alternativa era l’esercizio muscolare che non porta da nessuna parte”. Boccia ha anche fatto capire che il Governo potrebbee esercitare i poteri sostitutivi, “ma 21 organizzazioni territoriali e sanitarie diverse non le governi con la frusta”. E fa anche un confronto con altre realtà internazionali, in cui il confronto tra Governo e autorità locali è stato molto più aspro.

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Da qui Boccia svela quale deve essere il modo giusto per ripartire: “Ora dobbiamo consentire alle imprese di recuperare il tempo perduto, ma da parte nostra serve una visione del futuro del Paese”. E parla anche del decreto Semplificazione reso noto nei giorni scorsi dal premier Conte. Un modo per rendere più snelle certe attività preliminari per la ripartenza: “Semplificare non vuol dire derogare ma adeguare: molte procedure possono essere snellite”. E un esempio può essere legati al Cig in deroga, che attualmente resta un problema grave: “Ora abbiamo cambiato le procedure d’accordo con le Regioni: avremmo dovuto farlo tre mesi fa”. E lancia una sfida alle Regioni: “Azzeriamo le procedure autorizzative, è inammissibile che le imprese perdano tempo nel nostro ping pong”.

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