Attività pubbliche o private, ci si muoverà solo su appuntamento: cambieranno le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci.
Domani si tornerà alla normalità, una routine diversa a quella a cui siamo abituati: non si potranno formare ancora assembramenti e a molti servizi si potrà accedere solo su prenotazione; i parrucchieri apriranno ma c’è già una lista d’attesa impressionante e poche possibilità di avere una piega in tempi brevi. In alcune località bisognerà prenotare anche la messa, secondo quanto riportato da Il Foglio: così si avrà diritto a un posto assegnato. Si deve sempre rispettare la distanza di almeno un metro e mezzo. Sul sagrato ci saranno distanziometri che agevoleranno flussi ordinati e senza assembramenti. Anche l’accesso al mare sarà limitato e chissà che non finiremo per prenotare anche quello, giusto per essere sicuri di essere in prima fila, a due passi dal mare, anche se bisognerà stare attenti a non affogare, per non rischiare di aver bisogno di una respirazione bocca a bocca.
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Sembra uno scenario difficile da gestire sul lungo periodo eppure forse alla fine questa diventerà una nuova quotidianità, una normalità in cui ci sposterà solo su appuntamento e la vita sarà organizzata all’orologio per non rischiare di perdersi i grandi piaceri della vita come l’aperitivo al mare o un massaggio dopo una giornata molto stressante. A mancare, oltre l’improvvisazione sarà sicuramente il rapporto umano che ormai è ridotto all’osso. I disagi più grandi li avvertiremo l’estate dove anche per le piscine arrivano gli obblighi di legge: indicato persino un parametro cloro attivo libero in vasca e una densità di affollamento nei solarium. Obbligatorie continue analisi dell’acqua. Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus dovranno essere convertite in vasche per la balneazione. er le strutture ricettive si chiede di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Il futuro sarà dunque tutto qui: prenotazioni e distanziamento sociale.
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