Zaia: “Covid, Veneto pronto da un mese. Governo? Non mi interessa”

Il governatore del Veneto non si inserisce nelle polemiche tra la maggioranza e il suo “capo” Salvini. “Spero che a luglio il Veneto possa andare a votare”, svela Zaia.

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Luca Zaia si gode un momento che sembra essere finalmente più sereno per la sua regione. Il governatore del Veneto ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna di Repubblica. Qui ha svelato come la regione è riuscita a passare a un livello di guardia nella gestione del virus, con un numero di casi ormai esiguo da qualche giorno. “Il merito è della mia squadra – svela Zaia – . Crisanti è arrivato dopo. Noi eravamo pronti da un mese, grazie alla dottoressa Russo, una catanese che dirige il Dipartimento di prevenzione. Quando c’è stato il primo caso a Vo’, io un’ora dopo a Padova avevo davanti a me la task force”.

Zaia ha fatto capire che il Veneto ha basato la propria strategia contro il Covid-19 su tre aspetti fondamentali. “Tamponare tutti. E così abbiamo scoperto in paese 66 asintomatici Ho chiuso l’ospedale di Schiavonia, dov’è morto il primo malato in Italia, Adriano Trevisan. E poi ho disposto le tende riscaldate tùori degli ospedali per il triage. L’Oms disse che esageravo. Noi il virus siamo andati a cercarlo”. Sulla figura di Crisanti, il governatore del Veneto prosegue: “Non lo conoscevo. Mi ha chiamato lui. È un grande scienziato. Gli dobbiamo lo studio su Vo’ e l’acquisto della macchina che consente 9000 tamponi”.

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Zaia svela che i tamponi, che sono oltre 11mila ogni giorno, vengono fatti in Veneto “negli ospedali, nelle Rsa, nei parcheggi c’è il drive in”. E su Crisanti, dice che le sue idee sono ottime per fare il professore, ma non può essere in grado di entrare in politica. Inoltre Zaia sembra essere d’accordo con quanto è stato deciso ieri sera tra Governo e regioni, per la riapertura dei locali a partire da lunedì. “L’importante è che nessuno sgarri – dichiara il governatore – . La prima cura siamo noi. In Veneto non voglio vedere fenomeni senza mascherine”.

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Luca Zaia e Matteo Salvini – meteoweek.com

Zaia fuori dalla corsa al Governo

Si parla della scena politica nazionale. Grazie alla sua condotta in Veneto, Luca Zaia è considerato l’erede naturale di Matteo Salvini alla guida della Lega. E per questo motivo si è pensato a lui come probabile candidato per le prossime elezioni nazionali. Ma il governatore del Veneto glissa: “Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale – dichiara Zaia – . Io sono un amministratore, mi occupo della mia. Salvini ha un talento per la politica nazionale che io non ho. È bravissimo con la gente nelle piazze, io vengo dalla campagna”.

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In ogni caso, Zaia si augura che si possa tornare a votare al più presto. Anche perchè a breve sono previste le elezioni in Veneto, dopo le quali spera di poter prolungare il proprio mandato come governatore. “In caso contrario è una sospensione della democrazia”, dichiara. Anche perchè, a discapito di un’eventuale candidatura a capo del Governo, Zaia pensa alla sua terra: “Non ho nulla a che spartire con questo governo, ma non m’interessa nemmeno fare polemiche. M’interessa curare le persone e far ripartire il Veneto: abbiamo perso 50mila posti di lavoro, 35mila solo nel turismo”.

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