La ministra Azzolina annuncia novità sulla scuola e sulla maturità, confermando alcune indiscrezioni dei giorni scorsi. “Professori preoccupati? Esami si terranno in sicurezza. Tenere le scuole chiuse ci ha permesso di salvare vite umane”
L’obiettivo è riportare gli studenti a scuola e ragionare su un’idea esame di maturità che sarà necessariamente in presenza. Quel passo sarà proprio visto come un test per il rientro tra i banchi. La Maturità, che viene confermata in presenza, compatibilmente con l’andamento del contagio, si svolgerà dal 17 giugno. La prova sarà un colloquio orale che durerà un’ora.
Lucia Azzolina ha presentato oggi in conferenza stampa le tre ordinanze attese dal mondo della scuola, già circolate in bozza, discusse coi sindacati e passate al vaglio del Consiglio superiore della pubblica istruzione che ha espresso pareri correttivi. Riguardano la Maturità, con allegato il protocollo sicurezza e la convenzione con la Croce Rossa, l’esame di terza media e la valutazione. Non ci sono novità sostanziali rispetto alle indiscrezioni. Ma ora questi testi sono definitivi. Il primo banco di prova sarà l’esame di Stato, quando a rientrare in aula, sebbene convocati uno a uno, saranno circa 500mila studenti insieme ai docenti: sei per ogni commissione, tutti membri interni, più i presidenti esterni.
Negli ultimi giorni si era acceso il dibattito sulla necessità di svolgere la prova orale in presenza. La ministra tranquillizza studenti e professori: “Sarà in sicurezza”. I docenti sono i più preoccupati, hanno protestato, definendolo “un azzardo inutile”. Per questo si teme una fuga dei commissari, già ora alcuni uffici scolastici regionali hanno difficoltà a reperire tutti i presidenti. “Io sono assolutamente certa – taglia corto Azzolina – che avremo tutti i presidenti di commissione al loro posto per fare gli esami di Stato. A meno di una curva epidemiologica con contagi che salgono, gli studenti hanno diritto a fare gli esami in presenza e la scuola non si sottrarrà al proprio dovere”.
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È confermato il protocollo di sicurezza stabilito per la Maturità, con dispenser per l’igiene delle mani agli ingressi, pulizie quotidiane (ma non sanificazioni) affidate al personale interno. La distanza di sicurezza – almeno due metri tra professori e studente – permetterà di non indossare la mascherina durante il colloquio. “Se si rispettano il distanziamento e le norme igieniche, compatibilmente con l’andamento del contagio, l’esame potrà essere svolto in piena sicurezza, non deve essere un incubo”, ribadiscono gli esperti Miozzo e Villani.
L’anno scolastico che si chiude in questo modo, secondo Azzolina, era infine una necessità. “Tenere chiuse le scuole è stata una sofferta scelta politica, ma non fatta al buio. Tenere le scuole chiuse ha permesso salvare vite umane e questo non ha prezzo. Non dobbiamo dimenticarcene”.
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