Intesa tra governo e regioni sulle linee guida della Fase 2. Conte: “Poderosa collaborazione istituzionale”: si parla anche di riaperture europee.
L’Italia sta per riaprire i battenti e non lo fa solo attraverso l’eliminazione dell’autocertificazione ma anche attraverso l’apertura dei confini regionali e nazionali. Dal 3 giugno ci si potrà spostare tra le diverse Regioni italiane e anche entrare da altri paesi europei senza obbligo di quarantena. Una decisione che potrebbe salvare, almeno in parte, la stagione turistica ed è uno dei dati più importanti di una giornata che vede il Consiglio dei ministri impegnato con le norme per le riaperture dopo il confronto con le regioni sulle linee guida, concluso con un accordo di massima che sta soddisfacendo entrambe le parti. L’Austria rimane chiusa all’Italia anche se la Germania segue il nostro Paese eliminando la quarantena per i viaggiatori. Lunedì la riunione dei ministri europei a Bruxelles sulla riapertura delle frontiere. Le conseguenze del Covid-19 continuano a terrorizzare la popolazione: dalla crisi economica agli strascichi emotivi della quarantena. Le imprese sono spaventate perché dovranno affrontare un grosso scoglio: la paura è che nella casistica degli infortuni del lavoro possa rientrare anche il contagio da coronavirus. E al di là delle rassicurazioni dell’Inail che ha circoscritto il ‘perimetro’ di una eventuale ‘responsabilità penale’ (“Solo per dolo e colpa”) i governatori hanno chiesto di avere in sostanza uno ‘scudo’, altrimenti potrebbe essere disastro per molti.
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I confini dunque riapriranno per favorire il turismo anche se non ci sono ancora norme chiare su spiagge e balneazione. In pratica per ristoranti, alberghi e le stesse spiagge la ‘metratura’ non sarà quella indicata. Si riduce ad un metro, pare. Non ci saranno quindi 4 metri di distanza per i tavoli dei ristoranti, né i cinque per gli ombrelloni. È stata una giornata di confronto tra le regioni e il governo, ma anche all’interno del Consiglio dei ministri anche se ancora non esistono risposte certe. Conte è apparso soddisfatto: “C’è stata – ha sottolineato – una poderosa collaborazione istituzionale”. Ora le misure – tra queste la possibilità dal 3 giugno di entrare in Italia dai Paesi Ue senza l’obbligo di quarantena per i viaggiatori – sono sul tavolo del Cdm.
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