Incendio presso lo stabilimento 3V Sigma Spa di Porto Marghera -Venezia, con rischio emissioni tossiche. Grave uno dei due feriti feriti. La colonna di fumo, visibile a chilometri di distanza, verso Padova e Treviso. Zaia si dice preoccupato
Sono due, al momento, i feriti in seguito all’incendio presso lo stabilimento 3v Signa di Porto Marghera a Venezia. Un bilancio al momento parziale, che rischia di aggravarsi prossimamente perché uno dei due uomini rimasti coinvolti versa in condizioni disperate. “Al momento vi sono ricadute inquinanti solamente all’interno dello stabilimento”, riporta il Comune di Venezia su Twitter, dopo aver invitato i cittadini a restare in casa e chiudere porte e finestre per precauzione. Al lavoro 8 squadre con Nucleo Nbcr e rinforzi da Vicenza, Treviso, Padova e Rovigo. Scattato il piano di emergenza esterno per la possibile dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche. Dall’inizio del pericoloso rogo, intorno alle 10, si lavora senza sosta nel tentativo di mettere in sicurezza le aree poco distanti dalle fiamme.
Le autorità sanitarie hanno già provveduto a far scattare il sistema d’allarme nell’area circostante lo stabilimento, perché c’è il rischio di emissioni tossiche. Su questo punto, gli operatori stanno cercando in tutti i modi di limitare l’espansione delle grosse nubi di fumo, considerate pericolose. E lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia si è detto “in apprensione” per la situazione di Porto Marghera a Venezia.
I sindacati fanno sapere di essere impegnati da tempo sul fronte della sicurezza all’interno dell’impianto e proprio su questo tema era stato indetto anche uno sciopero. Una situazione delicata, vista anche l’importanza dell’azienda. La 3 V Sigma è leader a livello mondiale di componenti intermedie necessarie all’industria chimica.
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Queste le parole dell’assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin: “E’ difficile pensare a uno spegnimento in tempi brevi – il suo intervento – è possibile che ci siano altre esplosioni. Al momento ci sono due feriti gravi: uno a Verona e uno a Padova nel reparto grandi ustionati. Esiste una procedura per il rischio industriale di Marghera. Il messaggio nostro è di non aprire porte e finestre, non sappiamo cosa sia bruciato. E non consumare prodotti dell’orto. Mi rivolgo anche ai cittadini che vanno sul posto a farsi selfie e poi si lamentano dell’aria irrespirabile. C’è stata l’attivazione immediata di Arpav che ha disseminato l’area di rilevatori: non appena usciranno i dati dal laboratorio saranno indicati al sindaco di Venezia”.
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