Chiara Ferragni in lacrime: l’influencer non trattiene le lacrime

In occasione del Denim Day, la giornata internazionale contro la violenza, Chiara Ferragni è stata raggiunta da molti racconti di ragazzi e ragazze che hanno subito degli abusi e delle violenze sessuali.

Il coraggio di questi sconosciuti, che hanno deciso di “metterci la faccia” e affrontare sui social i propri demoni ed esperienze davvero orribili ha portato la nota influencer alle lacrime, commossa per il male che molte persone hanno dovuto subire.

La commozione di Chiara Ferragni

“Piango davanti ai vostri messaggi, denunciate chi abusa di voi” ha detto Chiara ferragni nelle sue stories di Instagram.

Tutto è iniziato su Tik Tok, il nuovo social media che ormai è gettonatissimo tra i più giovani e non solo. In occasione del Denim Day, che si celebra il 29 Aprile, su Tik Tok sono apparsi moltissimi video di persone che raccontavano la propria esperienza. Delle vere e proprio video-testimonianze che hanno colpito la Ferragni e l’hanno portata alle lacrime.

“Sono felice che internet stia diventando un posto in cui le persone possano trovare i propri simili e sapere che non sono soli in queste terribili esperienze. Grazie a tutte le persone coraggiose che hanno creato questo trend, siete un esempio per tutte le altre vittime, siete eroi”.

Eroi, è questa la parola che ha usato per rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno affrontato l’inferno e sono riuscite comunque a uscirne. Le storie di Chiara Ferragni sono state messe in evidenza sul suo profilo Instagram.

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Chiara Ferragni, poi, continua, rivolgendosi direttamente ai suoi followers: “È bello che sui social non si vedano solo selfie, viaggi, balletti e cuccioli ma anche la normalizzazione di tutto ciò che positivo non è. La generazione più giovane della mia sta riuscendo a usare questo mezzo, considerato frivolo da chi non lo capisce, per trasformarlo in un incubatore di grandi messaggi sociali”. E a chi ancora subisce violenze o non è ancora uscito dall’incubo dice: “Spero che tanti trovino il coraggio di denunciare”.