Durissimo intervento da parte di Michel Barnier, capo negoziatore dell’Unione Europea per la Brexit, nei confronti proprio della Gran Bretagna: “Non possono avere la botte piena e la moglie ubriaca”.
Che la Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, potesse risultare ad un certo punto conflittuale, era immaginabile. L’emergenza coronavirus ha probabilmente esacerbato le tensioni, polarizzando i due protagonisti di questa storica trattativa. Di certo i commenti che oggi sono stati espressi dal capo negoziatore dell’Unione Europea per la Brexit, Michel Bernier, mostrano chiaramente che le cose non stanno procedendo bene: “Negoziamo un accordo con un Paese terzo, che è diventato tale per sua volontà. Non si può scegliere il meglio senza rispettarne le condizioni” ha affermato Bernier. “Mi sembra che da parte britannica ci sia una reale incomprensione delle conseguenze oggettive, a volte meccaniche, dell’abbandono del mercato unico e dell’unione doganale. Se vuole proseguire in questi negoziati, il Regno Unito sia più realista e superi questa incomprensione. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”. Parole più chiare non potevano essere espresse. Barnier ha utilizzato una frase idiomatica inglese, “you cannot have the best of both worlds”, che è molto simile a “have your cake and eat it (too)”, la frase che era scritta sul foglio di un funzionario conservatore che entrava a Downing Street nel novembre 2016 e che fu immortalata dai fotografi. In italiano più o meno significa “volere la botte piena e la moglie ubriaca”, una espressione idiomatica è diventata una sorta di manifesto dei programmi di chi spingeva per uscire dalla Brexit.
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Le trattative fra Unione europea e Regno Unito per la Brexit non stanno dunque andando bene. Lo stesso Bernier ha chiaramente detto che il “round” di colloqui è stato deludente e non ci sono stati progressi significativi: “Voglio essere chiaro, siamo stati delusi dalla mancanza di ambizioni del Regno Unito anche in settori che non sono al centro dei negoziati ma sono importanti e simbolici”. Il negoziatore ha fatto anche degli esempi: “La lotta contro il riciclaggio di denaro, i rispettivi ruoli di Parlamento Ue e britannico, della società civile, della attuazione delle relazioni future” ha elencato, sottolineando ulteriormente l’impressione che il governo britannico non abbia ben chiare quali siano le conseguenze dell’uscita dal mercato unico e dall’unione doganale.