Pavia, ricoverati due bambini con sindrome Kawasaki

Ricoverati alla Pediatria del San Matteo di Pavia due bambini di 7 e 8 anni affetti da sindrome di Kawasaki. Si indaga su una possibile correlazione tra la sindrome e il Covid-19.

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(Foto di Erika Santelices, da Getty Images)

Due bambini di 7 e 8 anni sono stati ricoverati alla Pediatria del San Matteo di Pavia a causa della sindrome di Kawasaki. Al momento la condizione dei due bambini risulta stabile. La sindrome di Kawasaki  provoca gonfiore dei vasi sanguigni. La malattia colpisce soprattutto i bambini di età inferiore ai 5 anni. Tra i sintomi ci sono: eruzione cutanea, ghiandole gonfie nel collo, labbra secche o screpolate e dita o dita rosse. La sindrome inizia con una febbre che dura per diversi giorni, associata all’ingrandimento dei linfonodi, stomatite e congiuntivite. Fortunatamente si tratta di una patologia per la quale esiste una terapia specifica, che generalmente porta i pazienti a guarire senza troppe complicazioni. Grazie a una diagnosi precoce e alle giuste cure, i bambini hanno buone possibilità di guarigione. I due bambini, al momento stabili, sono seguiti dall’équipe diretta dal professor Gianlugi Marseglia, direttore di Pediatria.

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(Foto di Justin Setterfield, da Getty Images)

Una terapia mirata efficace risulta tanto importante in un periodo in cui la sindrome di Kawasaki sembra contagiare sempre più bambini. Tanto che i ricercatori, dagli Stati Uniti all’Italia, stanno avanzando un’ipotesi: potrebbe esistere una correlazione tra la sindrome di Kawasaki e l’attuale epidemia di coronavirus. Ad ogni modo, anche a causa di questi dubbi, sui due bambini ricoverati al San Matteo sono stati effettuati dei tamponi. I due non sono risultati positivi al coronavirus. Tuttavia questo dato non è sufficiente e la correlazione tra le due malattie resta al centro del dibattito della comunità scientifica internazionale.

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E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia di un bambino di soli 5 anni affetto dalla sindrome di Kawasaki, poi morto a New York. Il giorno dopo, il 10 maggio, sono morti altri tre bambini, sempre a New York e a causa della stessa sindrome. I medici si sono subito insospettiti: il primo bambino di 5 anni era stato ricoverato per i sintomi della patologia, e gli esperti credevano che potesse essere legata al Covid-19. Lo ha rivelato Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York: ”A New York sono stati segnalati 73 casi di bambini che si sono gravemente ammalati con sintomi simili alla sindrome di Kawasaki e alla sindrome da shock tossico. Giovedì, un bambino di 5 anni è deceduto per queste complicazioni, che si ritiene siano state causate da Covid-19″. Cuomo, dopo aver invitato i genitori a prestare attenzione a qualsiasi tipo di sintomo, ha ribadito: “Dico di fare attenzione a tutte quelle persone che credono che il loro bambino non possa essere colpito dal Covid. Questi dati suggeriscono che potremmo dover rivisitare quell’assunto secondo cui i bimbi erano meno colpiti”.

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